Trascorso il periodo natalizio, alcuni genitori di giovani studenti dell’Istituto comprensivo “De Matera” di Cosenza non hanno trovato, pur avendone diritto, gli assistenti specialistici per i loro figli. Si tratta, in particolare, degli assistenti alla comunicazione e degli educatori specializzati per l’autismo. Si è innescato così un serrato confronto con la dirigente scolastica Immacolata Cairo che ha ricevuto le rimostranze anche dell’associazione di categoria.

Da Palazzo dei Bruzi ha raccolto l’istanza dei genitori Bianca Rende che, a nome del suo gruppo consiliare, solleva pubblicamente il caso. «In base alla segnalazione ricevuta – dice – questo cortocircuito sarebbe dovuto al mancato trasferimento dei fondi per il “diritto allo studio” dal comune alla stessa scuola. Vorrei rassicurare la dirigente e le famiglie tutte del fatto che a brevissimo questi fondi saranno erogati e resi disponibili. Nella mia qualità di consigliere comunale, infatti, ho personalmente accertato presso gli uffici competenti tanto del settore istruzione quanto della ragioneria comunale, che le risorse messe a disposizione della regione sono arrivate e che a brevissimo saranno distribuite, tant’è che la determina di riparto è pubblicata sull’albo pretorio».

Secondo Bianca Rende, pertanto, «non c’è alcun motivo per interrompere un servizio essenziale per i ragazzi interessati e mettere in difficoltà loro e le loro famiglie. Bene hanno fatto tutti quegli istituti (fortunatamente, la maggior parte!) che hanno provveduto per tempo a pubblicare il bando per l’individuazione dei professionisti. Confidiamo – continua – nel fatto che si proceda con estrema celerità a conferire l’incarico agli specialisti e assistenti alla comunicazione nella brevissima attesa che le risorse pervengano nelle casse dell’istituto comprensivo».

La consigliera comunale, infine, nel rimarcare quanto accaduto, sostiene che il fatto «testimoni una volta di più la necessità che, sulla materia del “diritto alla studio”, serva un maggiore coordinamento tra l’amministrazione comunale e le scuole, perché da ogni forma di lassismo e mancanza di collaborazione non abbiano da pagarne le conseguenze gli utenti, specie quelli più fragili».