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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Eduardo Vivacqua, ex sindaco di Marano Marchesato.
In data 7 giugno, venerdì scorso, i quattro consiglieri di minoranza e tre consiglieri di maggioranza hanno rassegnato, contemporaneamente le proprie dimissioni da consiglieri comunali determinando, così, lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Solo nei tre giorni successivi i tre i consiglieri di maggioranza hanno reso noto il motivo della scelta: la necessità di un cambio di rotta nell’ attività amministrativa rimasto totalmente inascoltato senza dar ulteriori spiegazioni.
Restiamo di stucco perché nei due anni di amministrazione ogni scelta che c’era da prendere è stata sempre discussa con l’intero gruppo e soprattutto con l’approvazione di ogni singolo membro e mi pare senza che nessuno mai manifestasse ragioni e motivazioni di contrasto con la politica dell’amministrazione al di là di un normale confronto che quotidianamente tutti gli amministratori sono chiamati a svolgere, non che questo sia avvenuto da parte di tutti. In particolare mi riferisco al consigliere Giampiero Napparo che è stata un’assenza costante sin dal momento dell’insediamento del Consiglio Comunale sia nella quotidianità amministrativa che nei giorni di riunione di maggioranza.
Per quanto riguarda i consiglieri Napoli e Guido, nonché rispettivamente Vicesindaco e Assessore di questa amministrazione, non ho mai riscontrato che non condividessero le decisioni prese avendo sempre votato favorevolmente a tutti i consigli fatti fin ora approvando bilancio preventivo, rendiconto 2024 e anche il PSC, un grande passo in avanti importantissimo per la nostra comunità perseguito in maniera incessante dalla nostra amministrazione.
In particolare, il rammarico più grande, è per il vicesindaco Napoli che ha avuto sin da subito carta bianca su TUTTO. Membro della giunta e mia persona di fiducia, avendo operato con me anche nella precedente amministrazione e scegliendo di ricandidarsi al mio fianco, ha sempre gestito e organizzato lui personalmente il lavoro sulla manutenzione e pulizia stradale senza che nessuno interferisse con il suo operato e sulle sue scelte, attività adesso criticata dagli stessi che lo sostengono dando la colpa all’amministrazione da me gestita. Fino all’ultimo momento ha messo in atto un doppio gioco dove il giorno prima di dimettersi programmava con me atti per il futuro mentre aveva già in piano di girarmi le spalle di punto in bianco senza una motivazione plausibile.
Mi viene difficile, dunque, credere al comunicato fatto dagli stessi, le dimissioni sono del tutto immotivate e a disposizione di chiunque. A chi mi chiede come mai sia finita la mia amministrazione non posso dare una risposta fondata su elementi oggettivi; non sussistono.
Si tratta di un atto di vigliaccheria nei confronti dei cittadini che hanno perso un punto di riferimento nella comunità perché è un comportamento irriguardoso innanzitutto nei confronti del ruolo svolto e del mandato ricevuto dagli elettori. La vera motivazione temo che non la sapremo mai, possiamo solo immaginare e mi vien da pensare che si tratti di un atto mosso contro me a livello personale a discapito del nostro Paese.
La caduta di una amministrazione e la nomina di un Commissario Prefettizio, che svolgerà solo atti di ordinaria amministrazione, sono il risultato di un gesto ignorante e irresponsabile di chi oggi non può certo dire di amare il Paese! Certo che il tempo rimetterà ogni cosa al suo posto, insieme alla maggioranza fattiva della mia amministrazione restiamo a disposizione per la nostra comunità.