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di Massimo Bozzo*
Questa Amministrazione comunale, in materia di sviluppo culturale, predica bene ma razzola malissimo. Un esempio su tutti è rappresentato dal Museo all’Aperto lungo la centralissima Corso Mazzini.
Da una parte il sindaco Franz Caruso si ostina a voler rimuovere la statua di Giacomo Mancini perché potrebbe inficiare la convenzione stipulata tra la famiglia Bilotti e l’Amministrazione comunale che prevede in area MAB la sola collocazione delle statue donate dalla famiglia del mecenate cosentino Carlo Bilotti, dall’altra autorizza lo svolgimento di mercatini artigianali, presso Largo Carratelli e di giostrine su Piazza Bilotti, snaturando la funzione reale di del Museo all’aperto, riducendone di conseguenza la sua attrattività.
E’ evidente che queste scelte sono dettate da improvvisazione oltre che da una mancanza di strategia e di visione politica di un’amministrazione comunale che continua ad amministrare senza una chiara idea di sviluppo del territorio. Questa miopia politica e amministrativa ricade anche su un altro settore importante della nostra città, il commercio. Sono infatti numerose le saracinesche che non vengono più alzate, e questa amministrazione cosa fa?
Decuplica, per esempio, il canone unico per la concessione del suolo pubblico portandolo da 12 a 125 euro al metro quadro. Questo ennesimo e scellerato provvedimento, evidenzia come a Palazzo dei Bruzi si navighi a vista , senza un piano del commercio, in grado di orientarlo in modo equilibrato, che risponda alle reali esigenze della comunità, tutelando le attività esistenti e favorendo nuove opportunità imprenditoriali.
Ma il punto più basso, il sindaco Franz Caruso, lo ha raggiunto in questi giorni con la millenaria Fiera di San Giuseppe che nonostante una inaugurazione con i figuranti con vestiti dell’epoca di Federico II di Svevia, l’imperatore che la istituì ufficialmente nel 1234, l’ha ridotta ormai ad un mercato rionale. Basta farsi un giro tra gli stand e verificare innanzitutto come sia diminuito il numero dei venditori e cosa ancora più mortificante come non ci siano più quegli artigiani di vimini e ceramiche, giusto per citarne qualcuno, che con i loro stand hanno da sempre caratterizzato la Fiera di San Giuseppe.
*Commissariato Forza Italia CS