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di Marco Ghionna*
Un Ospedale fisicamente obsoleto ed inadeguato in termini di spazi, di vetustà delle strutture e degli impianti, di percorsi dedicati ai diversi flussi, di carenze strutturali energetiche e digitali, non consente neanche ai più bravi medici di offrire servizi sanitari adeguati alle loro professionalità. C’è da evidenziare però che, seppur le risorse non manchino, la obsolescenza della attuale struttura ospedaliera nostro malgrado, vizia la fisiologica programmazione degli investimenti verso una rincorsa emergenziale delle falle che ogni giorno una struttura così datata evidenzia.
Questo sottolinea come le strutture ospedaliere performanti siano importanti, senza ombra di smentita, al pari della classe medica che vi opera, per offrire un servizio sanitario degno di questo nome alla comunità di una intera provincia. Leggendo molti interventi a valle degli allagamenti nel reparto di terapia intensiva accorsi all’ospedale della Annunziata di Cosenza, viene l’obbligo di richiamare alla necessità di aprire un focus attivo sulla adeguatezza delle strutture sanitarie pubbliche e sull’obbligo di monitoraggio delle performance strutturali attuali e future. Sono anni ormai che si parla di nuovo Ospedale e la discussione purtroppo langue sulla sola analisi ubicazionale del futuro intervento.
È purtroppo un cane che si morde la coda, e questo dibattito infinito non aiuta la ricerca di soluzioni pratiche. Serve invece necessariamente potenziare e nell’immediato l’ufficio tecnico ospedaliero, anche con figure gestionali che supportino la strategia di programmazione. Oggi l’ingegneria in ambito sanitario può marcare la differenza in termini di performance dei servizi. Giusto e fondamentale quindi attrarre, come si sta facendo, alte professionalità in campo medico, quanto appare ormai necessario sviluppare strutture tecniche ospedaliere adeguate a servizio della sanità, oggi estremamente sottodimensionate.
Sarà il caso di aprire un tavolo tecnico permanente per monitorare e favorire i percorsi per la celere realizzazione del nuovo nosocomio e dare ausilio alle individuazione delle necessità di adeguamento della attuale struttura per far fronte ai periodi transitori in attesa dell’auspicato traguardo, fuori dai campanilismi territoriali e dalle demagogie.
*Presidente Ordine Ingegneri Cosenza