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Nei giorni scorsi abbiamo letto una apprezzabile dichiarazione del consigliere comunale di Cosenza Alimena, con riferimento alle polemiche sorte dopo la riduzione del finanziamento ad Agenda Urbana Cosenza-Rende a 21 milioni di euro, con una decurtazione pari al 40% delle risorse assegnate alle due città nei precedenti POR.
Ciò non di meno, le riflessioni del consigliere Alimena meritano un commento. In primo luogo, l’Alimena non protesta per la riduzione del finanziamento, anzi tenta di argomentare per giustificare il taglio di risorse operato dalla Regione. In secondo luogo, ricordiamo all’illustre consigliere che, pur cambiando denominazione, Agenda Urbana è un programma erede del PSU e del PISU, in quanto con questi acronimi si intende sempre la parte di risorse del POR assegnata alle città ed alle aree urbane, come quella di Cosenza-Rende.
In terzo luogo, dispiace ricordare al consigliere Alimena che è incorso in un errore. Infatti, quando Giacomo Mancini e Sandro Principe hanno ottenuto per Cosenza-Rende, all’epoca PSU, 35 milioni di euro, la giunta regionale era espressione del centrodestra a guida del dott. Chiaravalloti. Ed, invero, per raggiungere il risultato di 35 milioni di euro a valere sul POR 2000-2006 (importo poi confermato nei successivi POR), Mancini e Principe, con il sostegno di Italo Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, dovettero sostenere una dura battaglia, poiché la giunta Chiaravalloti aveva intenzione di concentrare gran parte delle risorse disponibili per le aree urbane e per le città della ex provincia di Catanzaro e cioè Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme e la stessa Catanzaro.
Quindi, un confronto non con una giunta amica ma con una giunta di orientamento politico decisamente avverso. In quarto luogo, apprezziamo molto la commozione del consigliere Alimena con riferimento a Giacomo Mancini ed a Sandro Principe, che ci ha pregato di ringraziarlo per suo conto. E però oltre che commuoversi, Alimena farebbe bene a rileggere il PSU 2000-2006 ed anche il PISU 2007-2013, poiché da questi documenti potrebbe trarne utili ispirazioni per l’elaborazione di Agenda Urbana 2021-2027.
Infine, rammentiamo al dott. Alimena che la metropolitana leggera Cosenza-Rende-Unical è stata elaborata nel PSU 2000-2006, ha ottenuto il finanziamento del progetto nel predetto POR ed il finanziamento dell’opera nel POR 2007-2013, epoca PISU. Per la parte che ci riguarda, in innumerevoli occasioni abbiamo protestato avverso le giunte Manna ed Occhiuto: per i ritardi nell’avvio dell’opera (appaltata dalla giunta di centrosinistra con Presidente l’on. Oliverio) e per il suo fallimento, che ha determinato la perdita di oltre 160 milioni di euro. La reprimenda del dott. Alimena, dunque, può essere diretta altrove e non certamente ai riformisti rendesi.
Comunque, per rispetto della verità storica ci preme ribadire che la metropolitana leggera è stata finanziata dalla giunta Loiero, tant’è che fu stipulato un protocollo di intesa sottoscritto dallo stesso Loiero, da Oliverio, presidente della provincia di Cosenza e dai sindaci di Cosenza e Rende dell’epoca, Perugini e Bernaudo. Successivamente, il Ministro del Tesoro Giulio Tremonti dimezzò il finanziamento dell’opera, che fu ricostituito nella usa interezza di 160 milioni di euro dall’Assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini jr; ciò consentì al Presidente Oliverio di appaltare l’opera, stravolta da Occhiuto Sindaco, che ne determinò il fallimento di cui si è detto.
Federazione riformista Rende