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Pubblichiamo l’intervento del presidente della Camera Penale di Cosenza, avvocato Roberto Le Pera, nel giorno dell’insediamento del neo procuratore capo di Cosenza, Vincenzo Capomolla.
Signor Procuratore,
riflettevo sulla parola benvenuto. Una formula di saluto con cui si fa buona accoglienza a un ospite Ma questo è un Palazzo di giustizia, in cui chi ci vive dentro non è, non sarà mai un ospite. E in questo luogo, che è l’epicentro della legalità, Magistratura e Avvocatura non possono essere ospiti, ma coinquilini. Perché noi avvocati e magistrati nasciamo nel Tribunale. Ci formiamo dentro il Tribunale. Viviamo nelle aule del Tribunale.
Il Palazzo di giustizia rappresenta quel sacro luogo della giurisdizione in cui il diritto di difesa, che è la più alta estrinsecazione dell’Avvocato nella Costituzione, rende lo stesso Avvocato non un ospite ma il protagonista della vita giudiziaria nel Tribunale.
Perché oggi, nella giornata del suo insediamento è importante ricordare questo passaggio. Per conoscerci subito e meglio.
Per dirle con la più alta stima istituzionale, ma con altrettanta franchezza che l’Avvocatura penalista bruzia non si sentirà mai ospite in questo Palazzo di giustizia, ma un Soggetto istituzionale indispensabile per la tutela delle garanzie di quei diritti costituzionali con i quali sono cucite le Toghe del Giudice, del Pubblico Ministero e dell’Avvocato.
Siamo certi che con il Suo Alto senso, per lo Stato e per i valori costituzionali, l’Ufficio di Procura di Cosenza continuerà con l’Avvocatura quell’incessante dialogo sui diritti e per i diritti, fra Donne e Uomini in Toga che si rispettano profondamente e che non hanno bisogno di frapporre tra loro ostacoli perché consapevoli di essere accomunati dalla cultura della giurisdizione.
E allora, Illustre Procuratore, da inquilino a inquilino di questo meraviglioso Palazzo, la Camera penale di Cosenza Le augura buon lavoro.