Notte tranquilla, a quanto apprende l’Adnkronos Salute, per Papa Francesco, ricoverato da ieri pomeriggio al Policlinico Gemelli di Roma per un’infezione respiratoria. A quanto appreso ieri dall’Adnkronos, il Pontefice avrebbe accusato problemi respiratori subito dopo l’udienza generale in Piazza San Pietro, mentre si trovava nella sua abitazione di Santa Marta. Immediato l’intervento dello staff che assiste il Papa e il successivo trasferimento in ambulanza al Gemelli dove tra gli altri accertamenti sanitari, apprende ancora l’Adnkronos, è stato sottoposto a una Tac toracica per verificare la situazione dei bronchi che ha dato esito negativo. Per il Santo Padre è previsto qualche giorno di ricovero ospedaliero e di riposo. Gli impegni del Papa sono stati annullati per i prossimi giorni affinché i controlli possano proseguire per il tempo necessario.

L’ultimo ricovero risale a luglio scorso

Con il Pontefice, a quanto si apprende, si trovavano ieri tra gli altri il professor Andrea Arcangeli, Direttore Sanità ed Igiene del Governatorato del Vaticano e Massimiliano Strappetti, assistente sanitario personale del Pontefice. Il precedente ricovero di Francesco al Gemelli risaliva al luglio del 2021 quando era stato operato per una stenosi diverticolare del sigma. Un intervento delicato, in anestesia generale, per il quale il Pontefice era rimasto in ospedale per una settimana. Da tempo poi Francesco soffre di una gonalgia, un dolore al ginocchio destro, che negli spostamenti lo costringe all’utilizzo della sedia a rotelle.

Chiesa in preghiera per Papa Francesco

In preghiera attorno a Bergoglio si stringe tutta la Chiesa. La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, si legge in una nota, “esprime vicinanza a Papa Francesco, dal pomeriggio di oggi al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia. Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa,la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti”.