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«Il piano del governo sul Recovery è composto di oltre 170 pagine, adesso lo stiamo leggendo e stasera, nel Cdm, valuteremo come esprimere il nostro voto. Certo è che noi non siamo responsabili del blocco che c’è stato sul Recovery, né del ritardo» afferma il ministro delle Politiche Agricole e senatrice di Italia Viva, Teresa Bellanova, a “Radio Anch’io” su Radio1. «Dimissioni? Facciamo un passo per volta. Per adesso possiamo dire che sul Recovery abbiamo portato un risultato, non per noi, ma per il Paese, perché è stato abbondantemente modificato. Ora valuteremo merito per merito le singole questioni. Per quanto riguarda la situazione più complessiva è evidente che rimangono delle problematiche aperte, rispetto ad esempio la questione sanitaria”.
«Se dovessi dare una prima impressione» aggiunge Teresa Bellanova, riferendosi al Recovery Plan, «per la parte che più direttamente richiama la mia responsabilità sull’agricoltura, dico che è assolutamente inadeguato. Se si parla di agricoltura sostenibile, di economia circolare e di come noi dobbiamo fare la transizione green e poi, su 209 mld, si mette 1,8 mld per le filiere agricole, per il parco agrisolare, la logistica dell’agricoltura, vuol dire che non si è colto il problema».