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«In questo momento il Covid è in una fase quasi di plateau ed a preoccupare è molto di più l’influenza stagionale, i cui numeri elevati ne accrescono la pericolosità». A sottolinearlo è il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco.
«Attualmente, anche se i numeri assoluti sono ancora consistenti, il Covid-19 ha in realtà raggiunto un tasso di mortalità quasi simile a quello dell’influenza, ovvero pari allo 0,04%, mentre in precedenza – spiega Pregliasco – si attestava su un tasso di mortalità molto più alto che superava l’1%. I tassi di mortalità di Covid e influenza, dunque, sono attualmente simili, tuttavia l’influenza registra ora molti più casi rispetto al Covid-19 e quindi ha una maggiore pericolosità».
In base agli ultimi dati, precisa, «sembra che anche l’influenza stia iniziando a registrare una tendenza di calo, tuttavia i casi restano ancora su valori altissimi e per questo l’allerta è ora più sull’influenza proprio per la quantità e intensità dei contagi».
Il rischio legato ai virus influenzali è maggiore per i bambini e per gli anziani e fragili, tra i quali è più alto il pericolo di complicanze. Da qui l’invito a vaccinarsi: «Si è ancora in tempo e ci si può vaccinare contro l’influenza stagionale – ricorda Pregliasco – almeno per questo mese e le prime due settimane di gennaio».