Diapason vuole essere punto d’intersezione, nota in comune, armonico accordo. Vuole essere la vibrazione che celebra la musica, che festeggia il quarto anno di vita del Collettivo GAIA, che incanta e richiama cittadine e cittadini. Diapason è la divaricazione che accoglie, che fa risuonare tutto ciò che ha intorno, è generatore di frequenze e frequentazioni, di incontri e sodalizi.

Gli antichi greci lo definivano come “ciò che attraversa tutte le corde”, percorrendo le note in lungo e largo, basso e alto, fino a giungere alle massime estensioni, al culmine della voce, del suono, dell’entusiasmo. Diapason è l’incipit del movimento, l’inizio della composizione, il la che scuote cantanti e strumenti, un suono che produce 440 vibrazioni al secondo. E ritorna, il numero 4, il numero che testimonia gli anni di fatica e attenzione di un collettivo nei confronti della città, di quella vecchia, in particolare.

Un’esposizione collettiva, un ritrovo di fotograf*, pittrici e pittori, artist* dell’audiovisivo, artigian* del suono, illustratrici e illustratori, appassionat* e collezionist*, un momento di incontro e scambio che avrà, nella bellezza e intensità della musica e del suono, il suo fuoco centrale. E, allora, alle pennellate che mimeranno il tono dei suoni si affiancheranno le fotografie di live nazionali e internazionali, alle illustrazioni creative si accosteranno le sperimentazioni audiovisive, alle parole memorabili che hanno raccontato la musica si accompagneranno esposizioni di pezzi storici.