Il costo del cappuccino, la bevanda preferita dagli italiani per la colazione, è in costante aumento a causa della crisi e dell’inflazione. Negli ultimi tre anni, il prezzo medio di una tazza di cappuccino è aumentato del 14,1%, passando da 1,39 euro nel 2021 a 1,59 euro nel 2023. Questo incremento è trainato principalmente dal caro-caffè, con i prezzi delle varietà Robusta e Arabica in forte rialzo, che ha avuto effetti diretti sul tradizionale cappuccino consumato al bancone.

Secondo un’indagine di Assoutenti, che ha elaborato i dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), i prezzi variano significativamente da città a città. Bolzano è la città più cara, con un prezzo medio di 2,17 euro e un massimo che può raggiungere i 2,50 euro. Segue Palermo, dove il cappuccino costa in media 1,87 euro, e Trieste con 1,80 euro.

L’aumento più significativo rispetto al 2021 si è registrato a Pescara, con un rincaro del 28,1%, seguita da Napoli (27,5%) e Bolzano (24%). Tuttavia, non tutte le città sono ugualmente costose. Catanzaro, con un prezzo medio di 1,28 euro, è la città dove il cappuccino costa meno, seguita da Roma (1,32 euro) e Firenze (1,41 euro).

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha sottolineato come questi rincari potrebbero influenzare le abitudini degli italiani. Con 5,5 milioni di persone che fanno colazione ogni giorno nei bar, l’aumento dei prezzi potrebbe portare a una revisione delle loro scelte quotidiane.