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«Si avvicina l’apertura dei termini temporali per esprimere il voto sulla proposta concordataria di Amaco, che consentirà ai creditori di esprimersi dal 1° al 5 luglio prossimo. La Faisa-Cisal, la Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri, annuncia il proprio voto favorevole, non potendosi intanto scorgere soluzioni diverse ed avendo preso contezza della relazione e degli altri atti pervenuti dal Commissario giudiziale». Lo scrivono in una nota il segretario cittadino Francesco Bruno e quello regionale Francesco Antonio Sibio.
«Dalla lettura della corposa produzione documentale – dicono – è emerso in modo sufficientemente chiaro il quadro che riguarda l’azienda municipalizzata di Cosenza, mai prima offerto alla conoscenza degli attori in campo, che per anni sono stati costretti a brancolare nel buio. Che la situazione di Amaco non fosse rosea era chiaro ai più, salvo a chi ha inteso vestire i panni di pasionaria, indefessa seguace di chi rappresentava una realtà inesistente».
«Oggi è il momento della responsabilità che porta le persone di buonsenso a riconoscere il lavoro svolto dal Tribunale di Cosenza e da chi si trova alla guida di Amaco nel tentativo di risollevarne le sorti. Abbastanza chiare – sostiene la Faisa-Cisal – appaiono anche le dinamiche e le corresponsabilità che hanno condotto la società sull’orlo del baratro, tanto da suggerire un comportamento maturo e volto a dare credito a chi oggi è impegnato nel tentativo di evitare il fallimento di Amaco».
«I lavoratori sono stati per anni trascurati – si legge ancora -. Ad essi è stata nei fatti negata l’esigibilità di diritti derivanti dal CCNL e/o dal contratto aziendale. E questo è stato sotto gli occhi di tutti. Alcune criticità non mancano (a partire dal salario in arretrato di due mesi) e ciò è innegabile, così come è però innegabile che oggi Amaco può tentare di risorgere con un piano concordatario nel quale è annoverato anche il contratto aziendale che per anni è stato reso cartastraccia. Bocciare il piano non ci appare né ragionevole, né dignitoso sotto il profilo dell’esercizio del ruolo che ci è proprio».
«Invitiamo i lavoratori ad esprimere serenamente il proprio voto – chiudono Francesco Bruno e Francesco Antonio Sibio – agendo e determinandosi sulla scorta di riflessioni che rifuggano da tentativi di influenza non argomentati e dettati da fattori forse esterni alle dinamiche aziendali e certamente scollegate da una seria disamina della proposta concordataria. La Faisa-Cisal voterà sì, consapevole del fatto che il Sindacato per primo è chiamato ad agire nell’interesse esclusivo dei lavoratori e del lavoro. E il piano concordatario non appare a ciò contrario. L’auspicio è che tutti si adoperino nella direzione di fare la propria parte per riconoscere il lavoro di quanti stanno dimostrando di lavorare per costruire, facendo decadere ogni preconcetto che possa essere di ostacolo ad un nuovo respiro aziendale».