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Con RIOTSOPHIA, Giuseppe Bornino porta la filosofia fuori dalle aule accademiche per trasformarla in uno strumento di lotta e cambiamento. Il libro si propone come un vero e proprio abecedario eretico, attraversando la storia del pensiero per ridefinire il significato della rivolta nel presente. L’autore non si limita a riflettere sulla realtà, ma invita a trasformarla, opponendosi a una conoscenza statica e autoreferenziale.
Secondo Bornino, la filosofia ha smarrito la sua forza sovversiva, diventando sempre più astratta e distante dal mondo reale. RIOTSOPHIA ribalta questa prospettiva: il pensiero non deve solo interpretare, ma incidere nella carne viva della società, dando voce a una necessità urgente di rivolta. Non si tratta di un semplice esercizio intellettuale, ma di un atto politico che si nutre di conflitto e di rottura con il sapere istituzionalizzato.
L’autore, dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università della Calabria e docente in un liceo di Amantea, è noto per il suo impegno culturale e sociale. Attivista e fondatore dell’Associazione Il filo di Sophia, Bornino ha sempre coniugato ricerca filosofica e militanza. La sua produzione accademica, dedicata a pensatori come Nietzsche, Nancy e Bataille, trova in RIOTSOPHIA una sintesi concreta, dove la riflessione teorica diventa strumento di azione.
Dirige la collana Uroboro per la casa editrice Le Pecore Nere, progetto che incarna lo stesso spirito del libro: una filosofia che si rinnova divorando se stessa, rifiutando ogni dogma per abbracciare il cambiamento continuo. Con uno stile diretto e incisivo, Bornino scuote il lettore, ricordandogli che il pensiero critico non è mai neutrale, ma sempre una presa di posizione nel mondo.