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di A. B.
Lo scorso giovedì, durante la terza giornata della Seconda Edizione del Festival Nazionale della Poesia di Cosenza, è stato organizzato un partecipatissimo incontro, con microfono aperto e disponibile per poeti, performers, cantautori e amanti della letteratura. Inenarrabile ed epica la terza serata del Festival: il centro della città è stato animato da tutti coloro che si sono esibiti in varie discipline artistiche.
Per l’occasione, il locale che si trova nel cuore di Cosenza, si è trasformato in un autentico teatro-poesia, con interventi di musica di autore, fotografia e altre forme di ibridazione fra le arti. Il palco, con le sue lampade vintage dalle luci soffuse, ha visto alternarsi le esibizioni degli artisti presenti.
I microfoni come da programma, sono stati accesi da Sasà Calabrese, con omaggi a Capossela, Guccini e Claudio Lolli; Massimo Barilla, della compagnia teatrale Mana Chuma; l’attrice Lara Chiellino; i pugliesi Giuliano Maroccini, Mauro Ieva e Vincenzo Mastropirro, con esibizione molto applaudita.
Coordinati da Daniel Cundari e Dario De Luca, si sono alternati sul palco: Arnaldo Colasanti, noto critico letterario; Tiziana Cera Rosco, Gian Mario Villalta, direttore di Pordenone Legge; Rossella Frollà, Daniele Moraca, Paola Bonadies, Lucia Longo; l’ Associazione Kubla Khan, con Napoli, Loise e Russo; Cornelia Golletti di Books and the City ed Ernesto Orrico. L’incontro, che ha raccolto quanto di meglio si produce nell’ambiente underground provinciale, ha ricevuto il plauso di un pubblico attento e numeroso.
In un’epoca mediatica, la poesia si apre a nuove sperimentazioni, rimanendo al centro dell’attenzione e creando un modo diverso per esprimerla. Anche a Cosenza, per la prima volta, poeti di fama nazionale e poeti locali, performers e cantautori hanno dato vita ad un ambiente inclusivo e non esclusivo: condividere una forma d’arte in modo alternativo diventa una vera e propria rivincita della poesia.
Un modo diverso, dunque, che permette alla poesia di uscire dalla nicchia, cambiando la normale reazione che potrebbe sorgere qualora qualcuno, per una serata tra amici, proponesse di andare a vedere persone che recitano poesie.
L’evento del 14 maggio, che rientra nell’estensione del Festival Nazionale della Poesia di Cosenza, ha aperto le porte in modo creativo a tutti i protagonisti artistici della scena attuale, attraverso una “chiamata” alla arti del calendario off. Sperimentazione e voglia di giocare, questo è lo spirito autoironico della “Cucina poetica con gelato”, un approccio nuovo per creare poesia performativa.