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di A. B.
È stato presentato lo scorso 29 marzo, presso l’Auditorium dell’ITCG “Pitagora-Calvosa” di Castrovillari, il romanzo “Sgomento” di Alessandro Viceconte, edito da Graus edizioni. Il romanzo di formazione affronta il tema del disagio adolescenziale come condizione della modernità. La presentazione, prevista in occasione di un “Incontro con l’autore”, è stata curata dai docenti Angelo Pandolfi e Francesca Gaudio. Partecipazione attiva da parte degli altri insegnanti della scuola e, soprattutto, degli studenti che hanno letto vari brani del libro e illustrato, con una presentazione corredata da diverse immagini, le tematiche affrontate nel testo.
Un ex alunno dell’istituto castrovillarese
Alessandro Viceconte, motivo d’orgoglio per la scuola ospitante, è stato alunno dell’ITC ed ora è studente della facoltà di Ingegneria al Politecnico di Torino. Il libro, articolato come un romanzo di formazione, narra la vicenda del giovane protagonista Xavier Durand attraverso una serie di sedute con lo psichiatra Eric Bernard e pagine di riflessione affidate al diario del protagonista stesso. I temi sono quelli del disagio giovanile, originati da una difficile situazione famigliare e da una forma di insofferenza verso le regole impositive di una scuola nella quale il ragazzo non si sente incluso.
Nel corso della narrazione il protagonista affronta i temi dell’iniziazione al fumo, all’alcool, alle droghe leggere “mai pesanti”, che ne condizioneranno la crescita. E narra, ancora, dell’amore e della separazione dei genitori. Insomma una serie di eventi che lo condurranno alla depressione e ad affrontare patologie più gravi quali il bipolarismo e l’anoressia nervosa.
L’inferno del protagonista è descritto attraverso i crescenti stati di ansia, di paura di essere felice, di un amore idealizzato che diventa tossico e di attacchi di panico nullificanti cui fanno seguito l’autolesionismo e pensieri anticonservativi, che lo inducono alla psicoterapia e alla conseguente terapia farmacologica. L’incontro ha registrato un grande interesse da parte degli studenti e di tutti gli altri partecipanti che, attraverso i brani letti e le appassionanti delucidazioni dello scrittore, hanno condiviso quella parte ombrosa che interessa sempre di più il mondo giovanile.
L’autore ha più volte incoraggiato gli studenti ad avere la forza di guardare le proprie paure, spingendoli a confrontarsi con i propri demoni, chiarendo loro che il disagio non è una malattia, ma una condizione della modernità della quale non ci si deve vergognare e per la quale bisogna chiedere aiuto. In ciò che può apparire diversità si può riconoscere la propria unicità e il processo della costruzione di sé passa anche attraverso queste fasi.
Il senso che scorre fra le pagine del libro “Sgomento” incontra quella che ormai è la tradizione dell’ istituto scolastico ospitante: perseguire con sempre maggiore efficacia l’obiettivo dell’inclusione, al fine di costruire una scuola che sia vissuta dagli studenti come una “casa”, accogliente e in grado di condurre per mano ragazzi che vivono le loro fragilità adolescenziali molto spesso nel silenzio.