Lo dicevamo il 29 marzo scorso. «Tribunale di Cosenza, se “la situazione è grave ma non è seria”», era il titolo del nostro servizio sui nuovi cambiamenti nel Palazzo di Giustizia. Così è infatti. Il 19 aprile la presidente reggente del tribunale di Cosenza, Maria Luisa Mingrone, ha assunto nuove decisioni in merito all’organizzazione degli uffici civili e penali. Decisione arrivata al termine di più incontri nel corso dei quali i giudici hanno manifestato le loro preoccupazioni sull’andamento dei processi monocratici, collegiali e delle udienze civili.

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Dopo l’addio del togato Francesco Luigi Branda, passato in Corte di Cassazione, il settore penale del tribunale di Cosenza è stato ulteriormente depotenziato. Il problema più grande dal punto di vista organizzativo è il processo “Reset“, in corso di svolgimento a Lamezia Terme, che impone la presenza di tre giudici togati in aula per due volte a settimana. E per tre volte al mese. Insomma, un tribunale nel tribunale. I giudici Ciarcia, Granata e Vigna (subentrata ad inizio aprile) compiono enormi sacrifici per mandare avanti il processo. Non solo in termini temporali, vista la durata delle singole udienze, ma soprattutto in termini giurisdizionali. La corposità documentale del procedimento penale richiede uno sforzo doppio, almeno per un altro anno. Per smaltire (quasi) tutti i testi di polizia giudiziaria ci sono voluti oltre sette mesi.

Gli obiettivi del Pnrr

Per colmare l’assenza di un altro giudice nel settore penale dibattimentale, nei giorni scorsi, come anticipato, si è tenuto un summit nel Palazzo di Giustizia, durante il quale ogni magistrato ha cercato di dare il suo contributo. L’obiettivo è quello di garantire lo svolgimento dei processi monocratici, collegiali e le udienze civili. Per fare ciò, i togati sono stati chiamati ad altri sacrifici personali, un lavoro “extra” che intende richiamare ai principi richiamati negli ultimi anni dall’Europa circa l’efficienza del settore giustizia nel completare nel più breve tempo possibile i processi e le cause. Parliamo degli obiettivi specifici del Pnrr.

Cosa cambia

Al termine delle interlocuzioni, il tribunale di Cosenza ha provveduto a una nuova variazione tabellare. Ciò ha prodotto il seguente risultato. Si trasferisce (parzialmente) dal civile al penale, la togata Manuela Morrone, che già in passato ha avuto esperienze nel settore attualmente più scoperto. Morrone comporrà quattro collegi al mese insieme alle colleghe Stefania Antico, Ermanna Grossi e un altro gop. Il ruolo della dottoressa Morrone sarà sostituito dalla collega Giuditta Guaglianone che celebrerà le udienze monocratiche e tutti i procedimenti monocratici la cui trattazione non sia preclusa al giudice onorario (ex art. 11, D. L. vo 116/17). La Gop Erminia Ceci sostituirà invece la dottoressa Manuela Morrone nella trattazione dei procedimenti d’ingiunzione “ante causa” di nuova iscrizione.

Infine, la presidente reggente Maria Luisa Mingrone ha disposto che «le udienze ordinarie dei ruoli di affari tutelari dei dottori Palma e Provazza gestiti in affiancamento dalla dottoressa Guaglianone, si svolgano, rispettivamente, il primo e il terzo mercoledì del mese»; che «le udienze del ruolo di affari condominiali si tengano il secondo e il quarto mercoledì del mese». E in conclusione, la togata Manuela Morrone tratterà i restanti procedimenti civili nelle udienze del mercoledì.