Il processo Reset è stato diviso in due tronconi. Il rito abbreviato, com’è noto, si è concluso il 19 dicembre con la sentenza di primo grado, letta nell’aula bunker di Castrovillari. Sempre nella città del Pollino, si svolge il rito ordinario. A distanza di oltre un anno e mezzo dal suo inizio, il processo è ancora privo della perizia sul contenuto delle intercettazioni.

La questione è stata ulteriormente sollevata oggi nell’udienza stralcio svoltasi a Catanzaro, davanti al giudice Fabiana Giacchetti, che ha presieduto il rito abbreviato. I difensori, in particolare, hanno lamentato questa situazione a fronte di un processo ordinario che procede a passo spedito con l’escussione dei testi residui della pubblica accusa e l’imminente avvio di quelli citati dalle difese. Anche la Dda di Catanzaro ha evidenziato questo ritardo.

Nella seduta odierna le parti hanno rilevato che mancano tanti rit. Erano presenti due periti su tre e secondo quanto dichiarato da uno dei due, la perizia sulle intercettazioni potrà essere consegnata a fine aprile. Periodo in cui il processo ordinario potrebbe essere sostanzialmente chiuso. Per far fronte a questa problematica, si è deciso di nominare il prossimo 18 febbraio un altro perito.