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Dopo quasi due anni Giovanni Drago torna in libertà. Lo ha deciso il tribunale collegiale di Cosenza che presiede il processo ordinario di Reset. I giudici hanno annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari su richiesta degli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo.
L’imputato, coinvolto anche in Testa di Serpente, è accusato di associazione a delinquere finalizzata al gioco d’azzardo, associazione mafiosa, usura, estorsione e riciclaggio. Contestazione aggravata, secondo la Dda di Catanzaro, dall’agevolazione mafiosa riconducibile alla confederazione ‘ndraghetistica. Giovanni Drago, presente alla maggior parte delle udienze che si svolgono nell’aula bunker di Lamezia Terme, ora sarà sottoposto a una misura meno afflittiva, quella l’obbligo di firma.