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Finisce dopo oltre quattro anni il caso giudiziario che vedeva coinvolto un autolavaggio di Rende accusato di aver scaricato acque reflue fuori dalle condotte autorizzate, nonché di aver smaltito illecitamente fanghi pericolosi. Indagine che aveva portato al sequestro della struttura, situata al confine con Settimo di Montalto Uffugo, il cui titolare O. A., era finito sotto processo. L’accusa, tuttavia, non ha retto davanti al giudice monocratico di Cosenza.
La difesa ha prevalso sull’accusa
Infatti, nel corso dell’istruttoria dibattimentale l’avvocato Francesco Santelli ha fatto emergere le condotte lecite del suo assistito, evidenziando come gli attuali carabinieri forestale, all’epoca invece ancora Corpo Forestale dello Stato, non avessero svolto le indagini nel modo corretto, ma in modo sommario, tanto da non aver provveduto ad individuare personale specializzato al fine di analizzare la pericolosità di questi fanghi né di aver proceduto ad eseguire prelievi. Non essendosi formata la prova nel processo, il giudice di Cosenza ha assolto l’imputato per il quale la procura di Cosenza aveva chiesto una condanna a 10mila euro di ammenda.