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Pasquale Germano torna in libertà su decisione del Riesame di Catanzaro. Il verdetto cautelare è giunto nel pomeriggio di oggi, quando i giudici, a seguito dell’annullamento con rinvio della Cassazione, hanno scarcerato l’imputato coinvolto in Recovery.
Il giovane cosentino è accusato dalla Dda di Catanzaro di aver preso parte alle attività illecite della presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico capeggiata, secondo le indagini, dal clan degli italiani di Cosenza. Nello specifico, Germano avrebbe preso ordini da Andrea Bruni, Danilo Turboli e Roberto Porcaro. Tuttavia, prima i giudici di legittimità e oggi il Riesame di Catanzaro hanno messo fortemente in discussione questa tesi accusatoria.
«Le risultanze investigative non consentono di ritenere adeguatamente dimostrato, con il grado di certezza che questa fase richiede, che la condotta del ricorrente, si inserisse in quella di un più ampio contesto associativo, ovvero che egli», riferendosi a Pasquale Germano, «si sia avvalso delle risorse dell’organizzazione e, soprattutto, che fosse animato dalla coscienza e volontà di farne parte e di contribuire – con la sua attività illecita – al mantenimento della medesima».
Il Riesame ha rafforzato la motivazione, evidenziando che «non risulta ascritto a Germano alcun reato-fine del sodalizio di contestata appartenenza e che i suoi rapporti con i rappresentanti di questo o di quell’altro sottogruppo criminale, al di là della loro intensità e frequenza, paiono essenzialmente finalizzati all’acquisto del narcotico per la successiva rivendita sulla piazza locale e si esauriscono in tale contrattazione, non disvelando, in ultima analisi, uno stabile, volontario e consapevole inserimento dello stesso nell’associazione investigata». Pasquale Germano è difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello.