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L’imprenditore Giuseppe Caputo, titolare dell’agenzia di security XXL, lascia il carcere. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Catanzaro relativamente all’inchiesta Recovery. Parliamo, com’è noto, dell’inchiesta della Dda contro una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Nel caso di specie, i pubblici ministeri Vito Valerio e Corrado Cubellotti ritengono che Giuseppe Caputo abbia svolto un ruolo di partecipe nel presunto sodalizio dedito al narcotraffico. In particolare, l’indagato avrebbe fornito «un contributo indispensabile all’attuazione del programma criminoso di narcotraffico, occupandosi di diversi compiti esecutivi, dalla custodia, al trasporto, alla commercializzazione dello
stupefacente, al recupero dei crediti, in esecuzione delle direttive di Roberto Porcaro e Francesco Greco».
Gli avvocati Fiorella Bozzarello e Antonio Quintieri, difensori di Antonio Caputo, hanno evidenziato la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza rispetto al teorema accusatorio. I giudici del Tdl, valutando le censure dei penalisti, hanno accolto il ricorso annullando l’ordinanza cautelare firmata dal gip Arianna Roccia. Giuseppe Caputo è indagato a piede libero nell’inchiesta Recovery ma rimane in carcere per Reset,