Dopo circa tre anni di reclusione, Fiore Bevilacqua, noto come “Mano Mozza”, ha lasciato la casa circondariale in cui era detenuto, a seguito di una decisione del gip di Catanzaro, Mario Santoemma. L’uscita dal carcere, stando alle informazioni riportate, è stata disposta per motivi di salute.

Fiore Bevilacqua ai domiciliari

Nonostante il giudice abbia confermato i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’imputato, la novità emersa sul piano clinico ha portato alla revisione della misura cautelare. Secondo la decisione del gip, le esigenze cautelari possono essere soddisfatte attraverso l’applicazione degli arresti domiciliari, in modo da permettere a Bevilacqua di ricevere le necessarie cure mediche.

Fiore Bevilacqua è coinvolto nel processo Reset, ed è stato condannato in primo grado a 17 anni di carcere per associazione mafiosa, associazione a delinquere dedita al narcotraffico e per altri reati aggravati dal metodo mafioso. La richiesta di modifica della misura cautelare è stata avanzata dai suoi avvocati di fiducia, Antonio Ingrosso e Gianpiero Calabrese. Con il trasferimento agli arresti domiciliari, Bevilacqua dovrà rispettare le prescrizioni imposte dal giudice.