La procura di Cosenza ha sequestrato il profilo Facebook di Tiziana Mirabelli, rea confessa dell’omicidio di Rocco Gioffrè, assassinato in via Montegrappa, il 14 febbraio 2023, con 37 coltellate. Il sequestro dell’account era stato chiesto dalla difesa dell’indagata, rappresentata dall’avvocato Cristian Cristiano.

L’obiettivo è quello di confutare le dichiarazioni di Tiziana Mirabelli, secondo cui la vittima aveva assunto un atteggiamento morboso nei suoi riguardi, inviando messaggi su Messenger e su altre applicazioni di messaggistica. Dichiarazioni rese al gip Alfredo Cosenza che, come anticipato sette giorni fa dalla nostra testata, nell’ordinanza cautelare aveva evidenziato alcuni profili di incompatibilità rispetto alla versione fornita da Tiziana Mirabelli, lasciando una “porta aperta” per altre valutazioni una volta depositate le consulenze tecniche. A cominciare da quella medico legale, vergata da Silvio Berardo Cavalcanti e Vannio Vercillo, i quali dovranno illustrare quali sono le coltellate da punta e quali sono quelle da taglio. Poi c’è la parte informatica, che comprende il sequestro del cellulare, già avvenuto nei giorni scorsi, e il sigillo social al profilo Facebook di Tiziana Mirabelli. Tutti argomenti quindi che potrebbero cambiare il quadro indiziario qualora spuntassero elementi in favore dell’indagata. Gli esiti dell’autopsia saranno depositati entro 90 giorni, mentre quelli di tipo informatico entro 60.

L’altra novità di giornata è il ricorso al tribunale del Riesame di Catanzaro che sarà inoltrato dall’avvocato Cristian Cristiano, sulla scorta dell’ordinanza custodiale firmata a suo tempo dal gip Alfredo Cosenza. Il legale ritiene che, allo stato attuale, si possa già considerare una misura alternativa al carcere.