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«Papa Francesco ci lascia una grande eredità teologica e spirituale». Monsignor Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio, pronuncia parole dense di dolore, ma, allo stesso tempo, di grande riconoscenza: «Ringrazio il Signore per averci fatto dono del suo straordinario Papato».
Il vicepresidente della Conferenza dei vescovi italiani custodisce nel cuore l’ultima apparizione pubblica di Papa Francesco: «Nonostante la sofferenza fisica – evidenzia il vescovo di Cassano all’Ionio – dopo la messa di Pasqua, ha cercato fortemente il contatto con i numerosi fedeli riuniti davanti alla basilica di San Pietro, attraversando tutta la piazza e spingendosi fino a via della Conciliazione».
Monsignor Francesco Savino usa un linguaggio diretto e senza fronzoli: «Papa Francesco è il Papa che si è fatto Popolo. Sin dall’elezione al soglio di Pietro, si è messo all’ascolto dei rifiutati e dei vulnerabili. È stato inoltre il Papa della Gioia, sentimento questo che ha condensato nelle numerose Encicliche che ci lascia in eredità. Senza dimenticare la Speranza, tema al quale il Santo Padre ha voluto dedicare il Giubileo che stiamo vivendo. Papa Francesco ha immaginato ognuno di noi come “Pellegrino di Speranza” e su questo sentiero noi dobbiamo continuare a camminare, soprattutto adesso che siamo rimasti orfani della sua guida spirituale».
Il vicepresidente nazionale dei vescovi italiani traccia i contorni della Chiesa costruita dal Pontefice “giunto da lontano”, dicendo: «Ha trasformato gli ultimi e gli scartati nella pietra angolare della sua Chiesa».
Inevitabile un passaggio rivolto alla visita di Papa Francesco nel Comune di Cassano all’Ionio. Il vescovo Savino ricorda: «Era il 21 giugno 2014. Durante l’omelia pronunciata nella spianata di Sibari davanti ai migliaia di persone, il Santo Padre scomunicò gli ‘ndranghetisti, affermando che per loro non ci sarebbe più stato spazio all’interno della Chiesa».
Monsignor Francesco Savino anticipa a Cosenza Channel che mercoledì 23 aprile la Cattedrale di Cassano all’Ionio ospiterà alle 19.30 una veglia di preghiera per il Pontefice e confessa: «Papa Francesco nutriva nei miei confronti un sentimento di profonda tenerezza. Lodo il Signore per averlo messo sulla mia strada».