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Avrebbero abbandonato il figlio (e rispettivo fratello) perché affetto dalla psicosi cronica che lo aveva portato ad avere delle alterazioni comportamentali, quali il rifiuto del cibo, dell’acqua e dei medicinali, ed è per questo che la procura di Cosenza ha iscritto nel registro degli indagati quattro persone con l’accusa di Abbandono di persone minori o incapaci.
Il ragazzo era in una condizione tale da non poter compiere autonomamente gli atti quotidiani e i soggetti finiti nel mirino del pm Emanuela Greco e lo stesso viveva in una condizione abitativa fatiscente, igienicamente inidonea e priva di sistema di riscaldamento.
I quattro indagati, secondo la procura, avrebbero omesso qualsiasi intervento volto a garantire l’incolumità fisica e psichica della vittima, lasciandolo in uno stato di abbandono che ha portato il giovane a morire a causa della mal nutrizione, della disidratazione protratta nel tempo e condizioni di ipotermia ambientale.
I fatti contestati si sarebbero verificati a San Fili fino all’11 novembre del 2017.
Ora toccherà al collegio difensivo, composto dagli avvocati Saverio F. De Bartolo, Linda Cribari, Vincenzo Adamo e Angelo Nicotera, ribattere alle tesi accusatorie, dimostrando l’innocenza dei loro assistiti.