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Una grossa piantagione di marijuana è stata rinvenuta e posta sotto sequestro oggi a Mongrassano. L’evento non è passato inosservato ai residenti del posto poiché diversi automezzi dei carabinieri hanno attraversato il centro abitato e della colonna faceva parte anche un furgone nero in cui i militari avevano caricato le piante in precedenza estirpate.
Si tratta dell’ennesimo sequestro operato nelle ultime settimane con la stessa platealità, sia dall’Arma che dalla Guardia di finanza, segno di una vera e propria offensiva in corso contro la produzione e lo spaccio degli stupefacenti. Quello della marijuana, peraltro, era un business che, stando alle ultime inchieste giudiziarie, sembrava essere divenuto secondario nei bilanci della criminalità organizzata.
In alcune intercettazioni di “Reset”, infatti, sono gli stessi indagati ad ammettere che coltivare l’erba risulta troppo dispendioso in termini di tempo da dedicare alla cura del prodotto e alla manutenzione della piantagione a fronte di pericoli immanenti, come quello materializzatosi oggi a Mongrassano, che incombono sull’attività e rischiano di vanificare in un attimo il lavoro di mesi.
Insomma, il gioco non vale la candela. Sembrava che le organizzazioni criminali ne avessero preso atto, ma a giudicare dai recenti rinvenimenti, è possibile che abbiano cambiato idea, tornando all’antica passione. Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti nelle prossime ore.