Sit-in a Longobucco per sensibilizzare la politica e le autorità tutte sull’isolamento che sta vivendo il paese del cosentino. Le iniziative seguono le denunce pubbliche e gli incontri avuti dal sindaco Giovanni Pirillo che ha richiesto una rapida soluzione. Almeno in tempo per il periodo estivo, unico arco temporale in cui i turisti danno respiro all’economia del territorio.

Il Comitato popolare nei giorni scorsi aveva di occupare il Comune, esprimendo la propria frustrazione e il bisogno di una risposta tempestiva alle emergenze che affliggono la comunità dopo il tragico crollo di una rampa del viadotto nel tratto Ortiano 2. La seconda protesta è avvenuta in Piazza Campanaro.

Decine di cittadini si sono presentati vestiti di nero, perché ritengono che un lutto sociale abbia colpito il loro comune, e con le valigie in mano. «Senza strada, senza scuola, senza sanità saremo costretti ad andare via» era uno degli slogan proposti dai manifestanti, sfiniti da tempi ancora indefiniti.

Il recente crollo del ponte di collegamento Sila-Mare ha aggravato ulteriormente una situazione già di isolamento e con l’ultimo provvedimento (ordinanza n. 195/2023/Cz) Anas ha prorogato la chiusura della SS17 fino alla data del prossimo 4 agosto per la conclusione dei lavori di manutenzione. Tale data va a coincidere con la festività patronale, molto sentita dalla comunità di Longobucco, e che richiama alla partecipazione le migliaia di longobucchesi che vivono non solo nei comuni del basso Ionio cosentino ma sostanzialmente anche in altre aree del Paese e che proprio in estate ritornano per brevi periodi nei luoghi di origine.