La Commissione sanità del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ciacco, ha incontrato a Palazzo dei Bruzi una delegazione di medici dell’Ospedale dell’Annunziata, in rappresentanza delle sigle sindacali del comparto medico del presidio ospedaliero cosentino. Al centro dell’incontro, la situazione nella quale versa l’Ospedale, con particolare riferimento al Pronto soccorso e alla nuova emergenza Covid per fronteggiare la quale si è costretti a non poter garantire cure adeguate ai pazienti che soffrono di altre patologie, parimenti importanti, come ad esempio quelle oncologiche. Ai lavori della commissione hanno preso parte il dottor Rodolfo Gualtieri, in rappresentanza del sindacato Cisl, il Tenuta dell’ANAAO, Francesco Petrone e Antonio Contaldo di CIMO.

Attrezzature vecchie e posti letto inadeguati

Per il dottor Gualtieri la situazione che si sta vivendo all’Annunziata è particolarmente drammatica in quanto «qualsiasi evento intervenga a gamba tesa, come sta facendo ancora una volta il Covid, fa correre il rischio di far saltare la possibilità di assistenza sanitaria nell’intera provincia di Cosenza. L‘Ospedale di Cosenza dovrebbe avere 709 posti letto. Invece, ne ha scarsi 400, compresi quelli dedicati al Covid. Il che vuol dire – ha aggiunto – che quello che per gli altri sarebbe ancora normalità, per noi è emergenza pura». Gualtieri ha, inoltre, esposto in commissione la vetustà di attrezzature tecnologiche ormai obsolete e «l’immobilismo di anni e anni di commissariamento durante i quali nulla è stato fatto».

«Non si riesce ad assumere nessuno»

E non usa mezzi termini affermando che «siamo al collasso completo» e sui concorsi dice: «Quelli pubblicati non hanno avuto adesione, mentre in altre strutture della stessa regione i concorsi sono stati espletati e gli operatori assunti. Sulle 210 assunzioni promesse, solo 60 sono andate in porto, ma con queste non abbiamo coperto neanche i pensionamenti dell’anno scorso». Anche Petrone ha parlato di «attrezzature non funzionanti o obsolete» e delle precarie condizioni del Pronto soccorso «dove – ha detto – in questo momento ci sono solo 6 medici e non si riesce ancora ad assumere nessuno, perché gli avvisi che vengono pubblicati restano senza seguito, eppure parliamo di un pronto soccorso con circa 50 mila accessi all’anno». Una situazione che investe anche la parte della Virologia dove esiste una preoccupante carenza di personale e le poche risorse presenti si sono dovute sobbarcare al peso di 94 mila tamponi processati.

«Perché a Catanzaro i concorsi sono andati a buon fine e qui no?»

Sono poi intervenuti i consiglieri comunali Roberto Sacco, Gianfranco Tinto, Mimmo Frammartino, Francesco Graziadio, Caterina Savastano e Francesco Luberto. Sacco ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale ad hoc e urgente alla presenza del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera, Isabella Mastrobuono e del Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto. Si è chiesto perché all’Asp di Catanzaro sono state fatte delle assunzioni e a Cosenza no, domandandosi, inoltre, quali siano i provvedimenti che il management dell’Ospedale intenderà adottare. Punta decisamente ad un incontro con il Presidente della Regione Calabria che detiene la delega della gestione della sanità, il consigliere Mimmo Frammartino. «Il Presidente – ha precisato – ha il dovere di dire le cose come stanno e quali sono i programmi e le intenzioni rispetto, ad esempio, alla realizzazione del nuovo Ospedale che deve rappresentare una priorità». Ed anche da Frammartino è venuto un invito, poi convertito in una mozione vera e propria, a convocare prossimamente un consiglio comunale aperto sull’argomento.

Le conclusioni sono state tratte dal Presidente della Commissione sanità Giuseppe Ciacco che si è detto disponibile ad invitare il commissario Mastrobuono. Prima di chiudere la seduta Ciacco ha preso atto della lettera ricevuta dall’organismo consiliare in cui il personale dell’Unità di cardiologia lamenta la ricezione di ordini di servizio per sopperire alla carenza cronica del personale in pronto soccorso. Nella lettera si ricorda che la stessa cardiologia è in carenza di personale, invitando l’Azienda ospedaliera ad impegnarsi a reclutare immediatamente personale medico in pronto soccorso, utilizzando, se del caso, anche il ricorso a graduatorie regionali o extraregionali.