La ‘ndrangheta continua a rappresentare una delle organizzazioni mafiose più potenti a livello globale, ma le sue radici rimangono saldamente ancorate alla provincia di Reggio Calabria. Lo scrive la Dia nella relazione del 1° e 2° semestre 2024.

È da qui, secondo quanto rilevato dagli inquirenti, che deriverebbe «il beneplacito alla conclusione di affari e alla stipula di nuove alleanze», anche fuori dai confini regionali. Un potere che si manifesta attraverso codici condivisi, simboli e tradizioni che «cementificano il senso di appartenenza», rendendo le cosche impermeabili a condizionamenti esterni.

L’espansione delle attività criminali della ‘ndrangheta si muove da una regia che resta collegata al territorio d’origine, pure quando i centri decisionali si spostano altrove. E non manca il ricorso alla violenza per riaffermare autorità e controllo, soprattutto «nei territori di origine, ove nel corso del 2024 si è registrato un numero rilevante di atti intimidatori».

Focus sulla ‘ndrangheta: la mappa degli atti intimidatori nel 2024

Gennaio

  • 13 gennaio, Bisignano (CS): incendio dell’autovettura di un amministratore comunale.
  • 26 gennaio, Bagnara Calabra (RC): data alle fiamme una vettura della polizia locale parcheggiata davanti al Comune.

Febbraio

  • 2 febbraio, Corigliano Rossano: arresti per l’incendio delle auto di una ex consigliera comunale, con finalità estorsive aggravate dal metodo mafioso.
  • 19 febbraio, Pavia: recapitate due lettere minatorie con un proiettile a un politico locale.

Aprile

  • 10 aprile, San Pietro di Caridà (RC): troupe televisiva aggredita mentre svolgeva un’inchiesta su un omicidio.
  • 17 aprile, Cassano all’Ionio (Marina di Sibari): incendio doloso di un esercizio commerciale.

Maggio

  • 16-17 maggio, Amantea (CS): incendiati un furgone e un’auto di un consigliere comunale.

Giugno

  • 13 giugno, Catanzaro: minacce al direttore generale di una municipalizzata e a un amministratore comunale.
  • 18 giugno, Vazzano (VV): spari contro il cantiere della Traversale delle Serre.

Luglio

  • 10 luglio, Marina di Gioiosa Jonica (RC): bruciata l’auto di un dirigente amministrativo.
  • 13 luglio, Condofuri: incendio della vettura di un amministratore comunale.
  • 22 luglio, Crotone: bruciata un’auto aziendale di un’emittente televisiva.
  • 25 luglio, Praia a Mare (CS): danneggiata un’auto della Guardia costiera.

Agosto

  • 17 agosto, Reggio Calabria: incendio dell’auto di un funzionario del Consiglio regionale.
  • 22 agosto, Fiumara: dato alle fiamme un pulmino usato da un’associazione per il recupero del borgo.
  • 31 agosto, Lamezia Terme: un martello lasciato davanti a una pizzeria, in chiaro segnale intimidatorio.

Settembre

  • 7 settembre, San Gregorio d’Ippona (VV): l’auto di un amministratore colpita da colpi d’arma da fuoco.
  • 9 settembre, Reggio Calabria (Arghillà): incendio di un parco urbano.
  • 19 settembre, Palizzi: distrutta dalle fiamme l’auto di un consigliere comunale.
  • 24 settembre, Vibo Valentia: inviata una busta con tre proiettili a un dirigente sanitario.

Ottobre

  • 11 ottobre, San Roberto: incendio di uno scuolabus.
  • 18-19 ottobre, Reggio Calabria: auto del sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte bruciata nella notte.
  • 24 ottobre, Reggio Calabria (Ortì): incendio doloso in un deposito agricolo appartenente a un testimone di giustizia.
  • 25 ottobre, Reggio Calabria: lanci di oggetti contro una volante della polizia durante un inseguimento.

Novembre

  • 5 novembre, Roccella Jonica e Pellaro: danneggiamenti a uno stabilimento balneare e a un’area giochi per bambini.
  • 12 novembre, Locri: bruciata l’auto di un avvocato.
  • 18 novembre, Crotone: incendiato il furgone di un ristoratore.