Assolto il sindaco di Rende, Marcello Manna nel processo che tratta il presunto inquinamento della rete fognaria di contrada Surdo. Un’inchiesta coordinata dalla procura di Cosenza, oggi arrivata dinanzi al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Cosenza, Letizia Benigno che ha emesso una sentenza assolutoria anche nei confronti dell’ex segretario comunale di Rende Lizzano, ora in pensione. Prosciolto invece il dirigente Minutolo, mentre l’allora commissario prefettizio Valiante – per fatti contestati prima del 2014 – e il dirigente dell’epoca Ricca dovranno difendersi nel corso dell’istruttoria dibattimentale, dopo il rinvio a giudizio. Manna e Lizzano avevano scelto il rito abbreviato.

Le accuse e le richieste avanzate dalla procura di Cosenza

I fatti contestati partono dal 2013 e arrivano al 2016. Arco temporale in cui gli imputati avrebbero compiuto omissioni per la tutela della rete fognaria di Rende. Il sindaco Manna doveva rispondere anche del reato di omissioni in atti d’ufficio e contravvenzione del testo Unico sull’ambiente, oltre che del presunto inquinamento della rete fognaria a Rende. La procura di Cosenza, infatti, aveva chiesto la condanna a un anno e 8 mesi di carcere (e 15mila euro di multa) per Manna, mentre per Lizzano 6 mesi di reclusione. Per gli altri invece aveva avanzato richiesta di rinvio a giudizio. Marcello Manna è difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Concetta Coscarella, l’ex segretario Lizzano dall’avvocato Sergio Sangiovanni, il dirigente Minutolo dall’avvocato Marco Facciolla, il dirigente Ricca dall’avvocato Vincenzo Adamo e infine l’ex commissario prefettizio è assistito dall’avvocato De Caro del foro di Salerno.