La tragica scomparsa di Ilaria Mirabelli, avvenuta il 25 agosto 2024 a Lorica in un incidente stradale, ha scosso profondamente la comunità e lasciato molti interrogativi aperti. A prendere la parola in difesa della famiglia della giovane è l’avvocato Guido Siciliano, che ha chiarito le richieste della famiglia e i dubbi che ancora permangono sull’accaduto.

«La famiglia di Ilaria Mirabelli chiede la verità» ha dichiarato l’avvocato Siciliano, sostenuto in questa vicenda giudiziaria dal consulente di parte Fabrizio Coscarelli. «Per arrivare a questa verità, è stata presentata una querela che consentirà alla Procura di Cosenza di indagare a fondo. Le ipotesi sul tavolo sono due: omicidio volontario e omicidio stradale. Al momento, non escludiamo nessuna delle due piste».

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Uno degli aspetti cruciali dell’indagine sarà una perizia accurata. Secondo Siciliano, sarà essenziale «comparare le gravi lesioni interne riscontrate sul corpo di Ilaria con i danni riportati dall’autovettura e con il luogo dell’incidente». Solo attraverso questa analisi sarà possibile stabilire se si possa escludere, o meno, l’ipotesi di un omicidio volontario.

Inoltre, un altro punto fondamentale riguarda chi fosse effettivamente alla guida del veicolo al momento dello schianto. «Se fosse confermato che Ilaria guidava, ci troveremmo di fronte a un caso di suicidio stradale» ha spiegato l’avvocato. Tuttavia, Siciliano ha sottolineato che, in base alle indagini difensive condotte fino a questo momento, la loro posizione è chiara: «Riteniamo che al volante fosse il soggetto che era con lei in macchina, il che porterebbe alla configurazione di un omicidio stradale».

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Le parole dell’avvocato Siciliano mettono in luce la complessità di un caso che non sembra ancora avere contorni ben definiti. La famiglia di Ilaria Mirabelli attende risposte, e chiede che la verità venga a galla, affinché si possa fare piena luce su quanto accaduto quella tragica domenica di fine estate.