E’ durata pochissimo la permanenza agli arresti domiciliari del ventenne accusato di detenere 528 grammi di hashish nella sua abitazione di Mendicino. All’esito dell’udienza di convalida, infatti, il giudice lo ha rimesso in libertà senza applicare alcuna misura cautelare nei suoi confronti.

Determinante è stata la tesi proposta in aula dal suo difensore, l’avvocato Mario Scarpelli, secondo il quale non era possibile attribuire con certezza all’indagato la proprietà di quei panetti.