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Il testimone di giustizia cosentino Antonio Tenuta e i suoi familiari possono respirare. Quasi certamente, non saranno estromessi dal programma di protezione. Nelle scorse ore, infatti, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal difensore di Tenuta, l’avvocato Enrico Morcavallo, annullando il provvedimento emesso dal ministero dell’Interno e poi confermato dal Tar del Lazio. Proprio a quest’ultimo Tribunale amministrativo, sono stati rinviati gli atti con una regola d’ingaggio precisa, quella di riesaminare la questione. E per Tenuta, è il buon viatico per un epilogo a lui favorevole.
Centrale, anche per il Consiglio di Stato, è il tema della sicurezza del testimone di giustizia e dei suoi familiari che, in caso di revoca del programma, vedrebbero la loro incolumità messa seriamente a rischio. Tenuta, infatti, già cotitolare di una ditta di vigilanza, era finito negli anni scorsi nel mirino dei fratelli Abbruzzese che volevano convincerlo a cedere le sue quote dell’attività. L’uomo li aveva denunciati, registrando anche le fasi di una drammatica aggressione fisica ai propri danni, e tutto ciò in seguito ha portato alla condanna dei diretti interessati. Tenuta è inserito anche nell’elenco dei testimoni d’accusa del maxiprocesso “Reset” e sarà sentito durante una delle prossime udienze.