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Nel corso di predisposti servizio finalizzati al contrasto della coltivazione di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Stazione di Casali del Manco, con il prezioso supporto di una squadra dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti un 53enne ed un 60enne di Casali del Manco.
Il primo arresto operato dai carabinieri della Compagnia di Cosenza
Il primo è stato tratto in arresto nel pomeriggio dello scorso 22 luglio, all’interno della sua abitazione. Lo stesso, alla vista dei militari che si erano presentati presso la casa di sua proprietà situata in località Trenta per una perquisizione domiciliare, si era precipitato in giardino per estirpare le 17 piante di cannabis indica che aveva amorevolmente piantato lontano da occhi indiscreti.
Ad insospettire i carabinieri era stato il forte odore di marijuana che le stesse emanavano. Le piante, ormai giunte a maturazione, erano alte circa 90 centimetri. Inoltre, in alcuni locali nella disponibilità del fermato sono stati trovati circa 40 grammi di marijuana, già pronta per essere ceduta, ed un bilancino di precisione. L’arrestato, nel corso dell’udienza con rito direttissimo celebrata nella tarda mattinata di ieri presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura, ha ammesso le proprie responsabilità. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha così disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il secondo arresto eseguito in località Trenta
L’altro caso si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri. Le dinamiche dell’attività svolta sono state un po’ più complesse. A seguito della richiesta di supporto dei carabinieri di Casali del Manco impiegati da tempo al contrasto delle attività illecite, nel piccolo centro della località Trenta sono arrivati i carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria che hanno iniziato a battere le zone campestri alla ricerca di piantagioni.
Nel corso delle perlustrazioni svolte le forze dell’ordine hanno rinvenuto una estesa coltivazione di cannabis indica, in una zona molto impervia del territorio. Le fasi successive sono servite per individuarne l’autore. Infatti, i militari si sono appostati all’interno della stessa in attesa di sorprendere colui che se ne prendeva cura. Il blitz è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, quando il 60enne che abita poco distante dalla zona, dopo aver percorso circa 4 km dalla strada sovrastante, è entrato all’interno della coltivazione con l’intento di prendersene cura.
Rinvenute 170 piante
A questo punto, i cacciatori presenti hanno chiuso le vie di fuga, procedendo alla sua immobilizzazione. Nel punto indicato sono successivamente confluiti in rinforzo i colleghi della Stazione appiattati a distanza. Nella piantagione sono state rinvenute circa 170 piante, dell’altezza media di 2 metri, in avanzato stato di maturazione ed un sofisticato impianto di irrigazione a goccia. Ora si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida.