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Il sindaco di Acri, Pino Capalbo ha ottenuto quello che voleva. Aprire l’ospedale cittadino ai pazienti Covid-19, dando quindi un futuro alla struttura sanitaria locale. Lo si apprende in una nota diramata dal primo cittadino, il quale ha pubblicato la precisazione arrivata dal delegato soggetto attuatore Covid della Regione Calabria, Antonio Belcastro.
«E’ pervenuta la nota prot. 18795 del 19.11.2020, con la quale il Sindaco del Comune di Acri, nel trasmettere la nota del Direttore Sanitario f.f. dell’Ospedale “Beato Angelo”, chiede l’inserimento dello stesso presidio nella rete ospedaliera Covid. Nella citata nota del Direttore Sanitario, infatti, viene ribadito che lo stesso Presidio “è nelle condizioni di essere inserito nella rete Covid, perché in grado di garantire i percorsi in piena sicurezza per i pazienti covid senza creare promiscuità con le altre branche e secondo i protocolli stabiliti”».
«A tal proposito si ricorda che al punto 4) dell’Ordinanza n. 82 del 29 ottobre 2020, era stato disposto che “i presidi delle aziende ospedaliere trasferiscano, presso i Presidi Ospedalieri Territoriali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Provinciali, i pazienti COVID-19 ricoverati stabilizzati e non ancora dimissibili al proprio domicilio, previa intesa tra le Direzioni Sanitarie delle Strutture”».
«Pertanto – così come anticipato nel corso dell’odierna riunione, tenutasi con il sistema della videoconferenza e con la partecipazione, fra gli altri, del Prefetto di Cosenza, del Commissario Straordinario dell’ASP di Cosenza, del delegato alla Sanità del comune di Acri – si conferma la possibilità di accogliere pazienti Covid-19 presso il Presidio Ospedaliero di Acri, previa intesa fra le direzioni sanitarie delle strutture interessate».