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Sarà discusso lunedì 22 aprile il ricorso presentato dal Cosenza Calcio al Tar del Lazio contro la penalizzazione di quattro punti inflitta e confermata nei precedenti gradi della giustizia sportiva. Un’ultima possibilità, almeno in ambito amministrativo, per provare a salvare una stagione in cui la squadra rossoblù non sta dimostrando in campo né tenuta mentale né condizione fisica adeguata per inseguire un nuovo miracolo-salvezza.
Il club del presidente Eugenio Guarascio intende far leva su presunti profili di illegittimità nelle decisioni adottate finora, nella speranza di ottenere una sentenza favorevole che restituisca entusiasmo all’ambiente e motivazioni alla squadra nelle ultime quattro gare di campionato. Resta aperta, in caso di esito negativo, la via del Consiglio di Stato.
Intanto, il pareggio contro il Brescia, maturato in superiorità numerica e con zero tiri in porta da parte degli avversari, ha lasciato l’amaro in bocca. A condannare i rossoblù è stato un beffardo autogol di Aldo Florenzi. La prestazione, deludente e priva di mordente, ha acuito la frattura ormai profonda tra tifoseria e società, con contestazioni che non accennano a placarsi.
Nel giorno di Pasquetta il Cosenza affronterà lo Spezia, in una gara che si preannuncia complicata. I liguri, pur con poche chance di agganciare il secondo posto occupato dal Pisa di Filippo Inzaghi (a un passo dalla storica promozione in Serie A, già conquistata dal Sassuolo con largo anticipo), restano un avversario da non sottovalutare.
Servirà una prova di cuore, qualità e – perché no – anche un pizzico di fortuna. Ma per come si è mossa la squadra nell’ultima uscita, la fiducia nei mezzi del gruppo allenato da Massimiliano Alvini è ai minimi storici.