Non si placano le polemiche, stavolta sacrosante, che accompagnano le città di Cosenza e Catanzaro verso il derby del 26 novembre. A prendere la parola sono il Centro Coordiamento Club rossoblù e l’associazione Cosenza nel Cuore che, con due note distinte e separate, chiedono maggiore rispetto e nutella per i fan silani. Come noto, i 750 biglietti messi a disposizione dal club giallorosso per i soli possessori della Tessera del Tifoso sono andati esauriti in un amen.

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Il Centro Coordinamento Club Cosenza «chiede alle autorità competenti di valutare benedica rivedere la decisione sui 750 posti concessi per il derby» si legge in un comunicato. «Visto che i tagliandi sono esauriti in poche ore e avendo il Catanzaro a disposizione un settore ospiti di 2200 posti – continuano – concedere soli 750 biglietti è sinceramente poco. Auspichiamo che venga emesso un’altro stock di biglietti, al fine di soddisfare l’esigenza della tifoseria cosentina che vuole assistere al derby di Calabria».

«A metà ottobre – scrivono invece i membri dell’associazione Cosenza nel Cuore – la Commissione Provinciale di Vigilanza di Catanzaro ha ritenuto opportuno limitare la capienza della Curva Est Mammí dello stadio Ceravolo da circa 2200 posti a soli 750. Non abbiamo dubbi sulla correttezza della decisione in relazione alle carenze strutturali del Ceravolo, tuttavia appare illogico che per il derby di Serie C dello scorso anno Catanzaro-Crotone i biglietti disponibili fossero oltre 1000 ed oggi, dopo i lavori di ristrutturazione del Ceravolo, finanziati dalla Regione Calabria, la capienza debba essere ridotta anziché tornare ad essere quella nominale».  

«Il tutto a danno – evidenziano – una tifoseria calabrese. Ci rivolgiamo, perciò, al Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, al Sindaco Franz Caruso, al Cosenza Calcio ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine perché si adoperino affinché venga messo a disposizione dei tifosi cosentini, in deroga alle suddette limitazioni e per questioni di ordine pubblico (si leggono notizie di partenze senza biglietto), un ulteriore congruo numero di tagliandi di accesso alla curva Mammí».