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A Corigliano Rossano il mare sporco lo si cura tombando – almeno per il momento – i fossi di scolo. È accaduto nelle scorse ore ed il provvedimento assunto dall’amministrazione comunale è stato confermato dall’assessore alla manutenzione, Damiano Viteritti.
«Vogliamo effettuare delle campionature di tutte le acque dei fossi di scolo che raggiungono il mare – spiega il rappresentante della giunta Stasi a cosenzachannel.it – con l’obiettivo di farle analizzare. Questa è un’operazione voluta non solo per effettuare analisi delle acque ma anche come azione preventiva e repressiva».
Con l’occlusione dei piccoli corsi d’acqua, dal Comune sperano di arginare – letteralmente – il fenomeno del mare sporco a Corigliano Rossano, che a detta di molti risulta essere il peggiore dell’ultimo decennio, con una recrudescenza importante del fenomeno.
Una situazione “fotografata” ogni giorno e spiattellata sui social, come il peggiore dei bigliettini da visita da mostrare nel clou della stagione estiva.
«Nei giorni scorsi abbiamo incontrato la capitaneria di porto e Arpacal – rivela ancora Viteritti – e dopo abbiamo deciso di procedere con questa operazione di analisi, affidando il lavoro ad un laboratorio privato ma accreditato, perché vogliamo capire cosa finisce a mare. Siamo convinti che i problemi derivino anche dai canali del consorzio di bonifica». Sulla vicenda, nei giorni scorsi anche il sindaco Stasi aveva puntato il dito contro l’ente irriguo, ricevendo una dura replica dell’ente irriguo, tranne poi firmare la tregua: «Ho accolto con piacere la disponibilità, registrata fin da questa mattina, di collaborazione da parte del Consorzio di Bonifica per individuare insieme eventuali problemi e risolverli», aveva quindi dichiarato il sindaco un paio di giorni dopo la prima sortita.
Per il momento, però, non c’è nulla di meglio che tombare i “fossi” come opera preventiva, sperando che non si scateni l’ira di Giove pluvio a monte.