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E mentre imperversa lo scaricabarile tra amministrazione comunale e consorzio di bonifica sulla salubrità delle acque, non manca giorno, ora, momento, in cui sui social non spuntino foto imbarazzanti. Fazzoletti di mare colorati con tonalità di marrone di ogni gradazione. Ed impazzano le critiche, tra tuttologi e accusatori, avvocati del diavolo e polemisti che non mancano di sottolineare quanto siano deleterie quelle immagini per il flusso turistico diretto a Corigliano Rossano.
Eppure, quasi svizzeramente puntuale, quelle chiazze spuntato apparentemente dal nulla, come quando si affida ad un estraneo il proprio biglietto da visita. Non è certo quello, perché in città c’è tanto da vedere e di cui godere – natura, cultura, architettura, eccellenze enogastronomiche – ma è anche quello, in un periodo delicato dell’anno.
Nei giorni scorsi il sindaco della città, a proposito di mare maculato di marrone, ha puntato l’indice contro il consorzio di bonifica. «Si tratta di segnalazioni di scie schiumose o caratterizzate da residui vegetali che si registrano sempre nei medesimi orari e nei medesimi punti, laddove insistono punti di scarico dei canali consortili. Si tratta, cioè, di acqua irrigua in eccesso che viene riversata in torrenti come il Grammisato, il Gennarito, Colagnati, il Nubrica», aveva dichiarato Flavio Stasi.
Quelle «scie schiumose o caratterizzate da residui vegetali», però, pur sempre a galla negli stessi orari, sempre più spesso puzzano, come in tanti raccontano sui social. Un fetore descritto simile a quello che si sprigiona da reflui fognari. Da «il mare di Schiavonea è stupendo ed i tramonti indimenticabili», fino a lamentare che «come ogni anno, puntuale e preciso ogni giorno alla stessa ora si presenta questa macchia schiumosa e oleosa», è un attimo.
Questi sono solo alcuni dei messaggi che si possono leggere sui gruppi social di utenti che non ne possono più. Qualcuno pubblica anche dei video e chiede: «Tutti i giorni alla stessa ora. Chi mi può spiegare perché questo schifo?». Postando altre foto un altro utente si esprime così: «Queste dovrebbero essere le famose acque reflue di cui con “comunicazione istituzionale” si parla da due giorni. Secondo me e tutti quelli che erano in spiaggia verso le 12 ad osservare un mare splendidamente calmo, ma nel quale nessuno entrava a causa del cattivo odore, sembrava fogna. Spero che qualcuno prenda seriamente in mano la situazione perché chiedere bandiera blu in queste condizioni è una presa per i fondelli».
Insomma, scaricabarile tra enti a parte, è indubbio come i problemi permangano, guarda caso sempre alle stesse ore, per giunta da anni. Nonostante tutto, però, seppur a fasi alterne, lo specchio di mare nel quale si affacciano le spiagge coriglianorossanesi, rimane uno spettacolo, soprattutto quando la skyline offre quei panorami mozzafiato al crepuscolo.
Viteritti: «Prosegue il monitoraggio del fenomeno»
Dal palazzo di città, intanto, fanno sapere che proprio in queste ore «gli uffici comunali, accompagnati dall’assessore alle Politiche Ambientali, Damiano Viteritti e supportati dalla Polizia Locale, hanno continuato a monitorare e risalire torrenti e canali di scolo per individuare eventuali fonti di acqua sporca che hanno causato le scie dei giorni scorsi: una attività che non si fermerà fin quando non sarà risolto il problema. Da questa mattina, con ritrovato spirito di collaborazione dopo il dibattito pubblico anche aspro delle scorse ore, hanno accompagnato questo lavoro di monitoraggio anche gli addetti del Consorzio di Bonifica, con l’obiettivo di individuare insieme eventuali problemi e risolverli senza indugio».
L’amministrazione comunale segnala che «il problema viene registrato per un tempo limitato, quasi sempre nelle medesime fasce orarie e contemporaneamente in più punti del litorale, circostanza che farebbe pensare più ad un problema di rete che altro, tenendo conto che i depuratori restano monitorati h24».
«Stiamo proseguendo a setacciare il territorio metro per metro – ha spiegato l’assessore Viteritti – una operazione che sto seguendo personalmente insieme ad alcuni addetti dell’Ufficio e quando necessario insieme alla Polizia Locale, per verificare ogni scarico ed il corretto funzionamento di reti ed impianti. Il fenomeno sarà presto individuato e corretto».