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Una task force per contrastare l’inquinamento e tutelare l’ambiente. L’amministrazione comunale di Corigliano Rossano, su indicazione del sindaco Flavio Stasi, ha avviato tutta una serie di controlli nei canali di scolo a mare.
Ed i risultati, per come racconta l’assessore all’Ambiente, a capo del gruppo di lavoro formato anche da tecnici di laboratorio specializzato e dalla polizia municipale, sono stati per certi versi sorprendenti, perché «mai prima d’ora – racconta il rappresentante della giunta Stasi a cosenzachannel.it – erano stati effettuati controlli del genere». Gli sforzi, questa mattina, si sono concentrati sull’area a nord della città. Nel mirino sono finiti un insediamento industriale ed una struttura turistica.
«Abbiamo avviato una serie di attività di verifica – spiega Viteritti – su alcuni canali di scolo con l’ausilio della polizia municipale e di un laboratorio di analisi specializzato che tra qualche giorno ci fornirà i risultati. In due casi abbiamo compulsato l’autorità giudiziaria, e nello specifico la Capitaneria di porto ed i carabinieri forestali. Abbiamo deciso di verificare tutti i canali di scolo che finiscono in mare e di conseguenza gli scarichi che insistono lungo questi corsi d’acqua. Durante questa azione di verifica abbiamo anche individuato allacci idrici e scarichi abusivi di rifiuti – rivela l’assessore all’Ambiente – in un caso individuando anche il trasgressore».
La task force istituita dal comune di Corigliano Rossano ha le idee chiare. «Sappiamo come agire per risolvere i problemi legati all’inquinamento marino – conclude Damiano Viteritti – e non molleremo la presa». Il gruppo di lavoro, peraltro, ha rilevato «l’ingente quantità di acque irrigue che – spiega invece una nota diramata dal palazzo di città – soprattutto nel mese di luglio, veniva riversata lungo alcuni torrenti e canali e che, con l’avvio di una collaborazione con il Consorzio di Bonifica, è stata ridimensionata attraverso una razionalizzazione della rete consortile. Inoltre grazie a questo attento monitoraggio è stato possibile restringere le possibili fonti per poi identificare, anche grazie ai dati Arpacal, il fenomeno delle scie di mucillagine che, in base alle correnti ed alle temperature, compaiono in mare in determinati giorni ed orari».
Oltre ad un controllo costante sui depuratori comunali ed al prelievo sistematico in alcuni punti del litorale per la verifica della qualità delle acque, risultati nella norma sia sotto i profili batteriologico e chimico, sono stati monitorati alcuni scarichi specifici, ed in particolare sul torrente Trionto e nel canale di località Salice. Nei prossimi giorni, le analisi effettuate dal laboratorio accreditato sveleranno lo stato di salute dei fossi di scolo monitorati.