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Ultima tappa in Calabria per “Voler Bene all’Italia”, l’iniziativa storica di Legambiente che, quest’anno, si svolge con il sostegno istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’UNCEM e della Fondazione Symbola. Giunta alla sua 21ª edizione, l’iniziativa celebra i piccoli borghi italiani in occasione della Festa della Repubblica. L’evento si terrà mercoledì 4 giugno a San Sostene (CZ), con ritrovo alle ore 9:30 nei pressi della turbina n.4 del Parco Eolico, dove si terrà una visita educativa riservata agli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Davoli.
Voler bene all’Italia, un impianto eolico nel cuore del Sud
Nel cuore della provincia di Catanzaro, il parco eolico Eolica Sud rappresenta un importante esempio di sostenibilità e crescita locale. Con una capacità produttiva di 79,5 MW, l’impianto genera energia pulita per circa 70.000 nuclei familiari, evitando l’immissione di circa 100.000 tonnellate di CO₂ ogni anno. Fin dalla costruzione, il Comune ha destinato le anticipazioni economiche versate a interventi pubblici rilevanti, come la riqualificazione della scuola primaria e l’ammodernamento della rete di illuminazione urbana. Anche sotto il profilo lavorativo, il progetto ha avuto ricadute positive: una cooperativa locale cura la manutenzione interna dell’impianto, mentre tre ditte edili del comprensorio gestiscono le vie d’accesso esterne. Sono stati inoltre realizzati un parco giochi e l’illuminazione di un nuovo quartiere, dimostrando come l’energia eolica possa diventare leva di sviluppo sociale e occupazionale.
Conferenza e riflessione sulla transizione energetica nei piccoli comuni
Alle 10:30 è prevista una conferenza stampa con la partecipazione di Luigi Aloisio, sindaco di San Sostene, Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, e Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. Interverranno anche i rappresentanti della società che gestisce l’impianto eolico. Le tappe precedenti hanno toccato Lacedonia (AV), Arcidosso-Montelaterone (GR), San Gemini (TR), Pomaretto (TO), Roccamorice-Caramanico (PE) e Rignano Garganico-Monte Sant’Angelo (FG). In questi piccoli borghi si gioca una partita fondamentale: quella della transizione ecologica come risposta concreta allo spopolamento, alla bassa natalità e all’invecchiamento demografico. Un modello replicabile che può diventare un punto di riferimento sostenibile per molti altri centri italiani.
“Voler bene all’Italia” e i piccoli comuni: custodi di energia, cultura e turismo lento
Tra il 2001 e il 2024, i comuni italiani con meno di 5.000 abitanti hanno visto diminuire la popolazione dell’8,5%. Nei paesi con meno di 1.500 residenti, nel 2023 si è registrata una nascita ogni 190 abitanti, e oltre un quarto della popolazione ha più di 65 anni. Eppure, questi territori generano quasi il 47% della potenza da fonti rinnovabili in Italia (34.721 MW su 74.303, secondo Legambiente su dati Terna), ospitano il 93% dei prodotti agroalimentari tipici (fonte Fondazione Symbola) e attirano un turismo nuovo: il 63% dei viaggiatori è interessato a destinazioni alternative ai luoghi più frequentati.