Dani Alves è stato assolto in appello dall’accusa di violenza sessuale dal Tribunale Superiore di Giustizia della Catalogna, che ha annullato la condanna a quattro anni e mezzo di carcere emessa in primo grado. L’ex difensore di Barcellona e Juventus, 41 anni, era stato accusato di aver stuprato una ragazza nel club Sutton di Barcellona la notte del 31 dicembre 2022.

Il suo caso ha rappresentato uno dei primi processi di alto profilo da quando nel 2022 la Spagna ha modificato le proprie leggi per definire il consenso nei reati sessuali, stabilendo chiaramente che «solo il sì significa sì». Tuttavia, i giudici del Tribunale hanno ritenuto che la testimonianza della presunta vittima non fosse sufficiente a confermare la condanna di Alves. In particolare, la testimonianza della donna, che aveva affermato di essersi sentita a disagio con Alves e di essere stata condotta in bagno contro la sua volontà, non coincideva con le immagini delle telecamere di sicurezza del locale, che suggerivano un “accordo” tra i due.

La Corte ha emesso una sentenza unanime di assoluzione, basandosi sulla presunzione di innocenza di Alves e sulla discrepanza tra la testimonianza della vittima e le prove visive. Sebbene i giudici abbiano sottolineato che la testimonianza della giovane riguardante la presunta penetrazione non consensuale non fosse del tutto priva di credibilità, la dissonanza con i filmati è stata determinante per la decisione finale.

Dani Alves aveva trascorso più di un anno in carcere, prima di essere rilasciato su cauzione nel marzo 2024. La sentenza di appello segna una svolta significativa in un caso che ha attirato molta attenzione mediatica.