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La scia di violenza seguita alla partita Lecce-Inter, disputata lo scorso 26 gennaio allo Stadio Via del Mare, continua a far registrare provvedimenti nei confronti dei tifosi coinvolti negli scontri.
Dopo un’indagine della Digos, il questore di Lecce ha emesso tre nuovi Daspo, che vanno ad aggiungersi agli otto già emessi l’11 febbraio, portando così a 11 il numero complessivo dei tifosi colpiti dal divieto di accesso agli stadi.
Aggressione sugli spalti: tifoso interista colpito per aver esultato
Gli ultimi tre provvedimenti riguardano un episodio avvenuto durante la partita, quando due tifosi leccesi – un 50enne di Trepuzzi e un 48enne di Lizzanello – hanno aggredito un sostenitore dell’Inter, un 53enne originario di Potenza, reo di aver esultato a un gol della propria squadra.
La vittima ha reagito sferrando a sua volta un pugno contro i suoi aggressori, innescando un violento scontro sugli spalti. L’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la situazione sotto controllo, ma l’episodio è costato ai tre coinvolti un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Bombe carta contro la polizia: indagini e identificazioni
Ma gli episodi di violenza non si sono limitati agli spalti. Al termine della partita, per garantire la sicurezza, le forze dell’ordine hanno scortato i tifosi interisti fuori dallo stadio, indirizzandoli lungo un percorso che li avrebbe portati all’aeroporto di Brindisi, così da evitare il contatto con la tifoseria leccese.
Durante questa fase, però, un minivan con il portellone aperto ha lanciato bombe carta contro le pattuglie di polizia impegnate nel servizio d’ordine. Due ordigni sono esplosi vicino agli agenti, ferendoli.
Il mezzo, su cui viaggiavano otto tifosi interisti, tutti provenienti dalla Lombardia, è stato fermato immediatamente e i responsabili identificati. Tutti e otto erano già stati colpiti da Daspo a febbraio.