Da ex portiere di Juventus e della Nazionale italiana, Stefano Tacconi ha vinto tutto quello che si poteva vincere su un campo da calcio. Ancora oggi, diciassette anni dopo aver appeso le scarpette al chiodo, detiene il record delle diverse coppe italiane ed europee portate a casa, che sono ben cinque. Si tratta di un primato, quello di unico portiere al mondo ad averle vinte, destinato a rimanere nella storia, considerato che batterlo sarà impossibile: la Coppa delle Coppe non esiste più e nessuno potrà provare a spodestarlo dal trono.

Un’altra pagina di storia

E ieri, Re Stefano, ha scritto un’altra pagina nel libro della storia dello sport. Affiancato dal figlio Andrea e dalla moglie Laura Speranza, è andato a visitare il “tempio” di Diego Armando Maradona che sorge ai quartieri Spagnoli di Napoli. I loro volti, quelli di Tacconi e Maradona, saranno esposti lì, nel secondo luogo più visitato d’Italia dopo il Colosseo, in un quadro di resina che li ritrae abbracciati, nel 1988, sul campo di calcio.  L’opera è stata realizzata dai fratelli Marcello e Sergio Franchi, meglio noti negli ambienti come “Gemelli Milano” o “Gemelli del Papa“, poiché tempo fa riuscirono a consegnare un trono, loro creazione, direttamente nelle mani di Bergoglio. Anche ieri, in occasione della visita di Tacconi a largo Maradona, hanno consegnato un trono su cui è riprodotto il volto del «giocatore più forte di tutti i tempi», ha detto Sergio Franchi.

La storica punizione

L’amicizia tra Tacconi e Maradona cominciò tre anni prima, quando entrambi si resero protagonisti di un pezzo di storia calcistica incancellabile. Era il 3 novembre del 1985, in campo si sfidavano Napoli e Juventus. Al ’28 del primo tempo Maradona segnò il gol del vantaggio con un calcio di punizione che sfidò le leggi della fisica. L’argentino eluse la barriera juventina, violò la porta della difesa con un tiro alieno e assicurò la vittoria alla sua squadra. Ieri, Tacconi è stato nostro ospite durante una diretta al tg, scegliendo di posizionarsi proprio davanti a un murale che riproduce l’iconica scena. Ai nostri microfoni ha detto, scherzando: «Guardando questa scena, si vede che la barriera è un po’ ballerina. Vedo che tutti ballano, tranne lui». Quel tiro non si sarebbe potuto parare nemmeno se ci fosse stato a difenderlo tutta la squadra. Poi, il tono si fa serio. «Maradona è stato un fenomeno importante per il calcio mondiale e ha fatto bene in tante parti del mondo. Credo che sia giusto ricordarlo così».

Il legame con la Calabria

Non è un mistero che, per molti anni, Stefano Tacconi abbia trascorso le sue vacanze in Calabria e proprio durante la sua permanenza in terra bruzia si è avvicinato al Cassano Sybaris, squadra che milita in Promozione. La vicinanza, in piena pandemia, era il 2021, si è poi trasformata in una nomina a presidente onorario, che, di fatto, ha conferito all’ex portiere della nazionale una buona dose di calabresità.