Teatro delle ovazioni con cui il pubblico ha sostenuto la squadra per l’intero campionato, lo stadio Tarsitano è oggi un impianto placidamente silenzioso, avvolto nel comfort della salvezza raggiunta dalla Paolana, che è riuscita a conservare la permanenza in Eccellenza con un turno di anticipo rispetto alla conclusione del torneo.

Desolato come un istituto scolastico in vista delle vacanze estive, almeno per ciò che riguarda le attività dei biancazzurri sul campo, l’impianto continua a rappresentare la base operativa della società, i cui referenti – come appunto accade nelle scuole da giugno in avanti – continuano a lavorare in vista della prossima stagione, quando la compagine rappresentativa della città del Santo sarà chiamata a migliorarsi rispetto a quanto messo in mostra quest’anno.

Veterano dell’accoglienza allo stadio, Salvatore Gentile (noto ai più come “Tuturo”) – custode per conto della società sportiva – è tra coloro ancora all’opera per la Paolana, testimone di una storia incastonata per quasi metà del secolo celebrato di recente con l’attribuzione della Stella d’Oro da parte della Federazione. Enciclopedia vivente di passato e presente biancazzurro, con Gentile pendeva una promessa fatta ad inizio stagione, relativa ad un’intervista da rilasciare solo nel caso in cui la permanenza in Eccellenza non fosse stata in discussione.

«Alla fine sono molto contento per come sono andate le cose – ha detto il custode noto a tutte le tifoserie di Calabria e non solo – perché quest’anno bisognava crederci e siamo riusciti a farlo nonostante tutto. Eravamo partiti molto male e non nego di avere avuto il timore di non potere rilasciare queste dichiarazioni, però ad un certo punto le cose hanno preso a girare per il verso giusto e, una partita dopo l’altra, ho capito che sarebbe arrivato il momento di poter onorare la mia promessa alla stampa».

«Per quanto riguarda la stagione appena terminata – ha concluso da decano dei tifosi biancazzurri – ritengo doveroso ringraziare il presidente Luigi Marcone, che si è speso oltre ogni immaginazione pur di garantire solidità al progetto, così come mi piace il lavoro condotto da Giovanni Folino e Alessio Marcone, capaci di tenere duro nei momenti difficili, così come hanno fatto i nostri sostenitori dagli spalti, che mai dimenticherò di ringraziare per il supporto offerto nell’arco dell’intero campionato».

Insieme a “Tuturo”, gli altri presenti al campo erano proprio Folino e Magnone, rispettivamente team manager e direttore generale dell’Usd Paolana, entrambi concordi nel ringraziare gli sforzi compiuti dalla società per raggiungere l’obiettivo e tutti e due sicuri che l’anno prossimo, gettando le basi in tempo utile, sarà un campionato molto diverso rispetto a quello appena concluso.

«Abbiamo vissuto una stagione travagliata – è stato il commento di Folino – per questo il risultato, malgrado fosse il target fissato all’inizio, va celebrato come una vittoria. Al netto di vari cambi di panchina (dapprima mister Petrucci, poi Vittorio Perrotta ed infine Biagio De Domenico, ndr) e con una serie di imprevisti dovuti affrontare senza alternative, considero davvero un successo la salvezza raggiunta. Il merito, me lo si lasci dire, personalmente lo attribuisco al presidente Marcone, che ha avuto lungimiranza nei momenti più cupi, dimostrandosi capace di coinvolgere noi tutti nella sua visione. Ovviamente bisogna essere grati ai ragazzi che una domenica dopo l’altra sono sempre scesi in campo per onorare la maglia, così come è necessario tributare ai nostri tifosi il più sentito apprezzamento per il modo con cui, nonostante a dicembre fossimo ultimi in classifica, hanno saputo non farci sentire soli. Adesso si prosegue col progetto, che confidiamo di realizzare un passo alla volta».

Guardando al futuro, anche Alessio Magnone – nella sua qualità di direttore generale – si è detto certo che «la Paolana debba solo migliorare. Quello andato in archivio è stato un campionato di assestamento, partito con una preparazione ritardata e con tanti intoppi da risolvere. La prossima sarà una stagione sicuramente diversa».