Morto Totò Schillaci. A lanciare la triste notizia il sito Palermo Today. Il capocannoniere è morto oggi all’ospedale Civico all’età di 59 anni dovè era ricoverato per una recidiva del tumore che lo aveva colpito qualche anno fa. Il decesso avvenuto nonostante gli ultimi bollettini medici parlassero di “condizioni di salute in miglioramento”.

Secondo quanto scrive il sito Palermotoday, la camera ardente sarà allestita presso lo stadio Renzo Barbera. Alla scomparsadi Gianluca Vialli, Schillaci aveva detto: «Queste malattie non guardano in faccia nessuno». La sua ultima apparizione televisiva l’anno scorso a Pechino express, la trasmissione alla quale aveva partecipato in compagnia con la moglie Barbara Lombardo, con la quale era sposato dal 2012.

Nelle ultime ore la situazione si era aggravata, tanto che tutto il mondo sportivo era preoccupato che l’eroe di Italia ’90 potesse spegnersi da un momento all’altro. La settimana scorsa, dopo una prima fase di situazione molto critica, la famiglia aveva parlato di condizioni stabili dell’ex centravanti della Juventus. Ma erano comunque condizioni gravi.

Una carriera nel Messina poi approdata alla Juventus, all’Inter e al Jubilo Iwata (Giappone), più di 200 gol, una vita sportiva culminata col Mondiale del ’90 di cui fu capocannoniere con 6 reti e volto delle notti magiche azzurre trascinando la Nazionale di Vicini a sognare la Coppa del mondo ma finendo terza. Una carriera, finita calcisticamente in Giappone, iniziata sull’asfalto del quartiere Cep, uno dei più popolari e difficili del capoluogo. Oggi è morto Totò Schillaci, una leggenda. Famiglia modesta, tre fratelli e una sorella, il papà, che faceva il muratore, è stato sempre il suo più grande tifoso e lo ha accompagnato dappertutto pur di farlo giocare. Ha fatto il gommista, il garzone di pasticceria, l’ambulante. Fino al reclutamento nel Messina.