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L’incontro con i consiglieri che comporranno la maggioranza di Sandro Principe è slittato a domani pomeriggio alle 18.30. Ieri il nuovo primo cittadino di Rende ha partecipato in Regione, in quanto componente di una delegazione di nove sindaci, ad un vertice sul futuro dei tirocinanti. Argomento delicato, che necessiterà di ulteriori tavoli istituzionali per garantire lo stato occupazionale dei lavoratori. L’ex onorevole è stato visto poi intrattenersi con il Governatore Roberto Occhiuto. Certe le congratulazioni per l’affermazione elettorale, probabile che si siano toccati anche altri argomenti.
Il colloquio pare sia durato a lungo, più di un’ora da quanto trapelato dai corridoi della Cittadella, e di tematiche che si intrecciano sull’asse Rende-Catanzaro ce ne sono diverse. In primis la questione legata al Policlinico che dovrebbe sorgere nella zona dell’Unical ad Arcavacata, ma anche il nuovo svincolo di Settimo e i trasporti che poi sarebbero alla base di un’unione dei servizi con i comuni limitrofi. Insomma, carne alla brace ce n’è.
Rende, tra pulizia dei fiumi e disinfestazione
In attesa della proclamazione degli eletti che dovrebbe avvenire tra giovedì e venerdì (si rincorrono voci tutte da confermare su Monaco al posto di Marafioti, ndr), la nuova amministrazione ha rimesso in moto la macchina comunale. Principe firmerà un’ordinanza per la pulizia urgente dei fiumi che scorrono su territorio comunale. Contestualmente ha dato mandato di occuparsi immediatamente del verde pubblico e del taglio dell’erba che in alcune zone di Rende ha raggiunto livelli fastidiosi. Saranno tre, inoltre, i periodi di disinfestazione che interesseranno la città: il primo a stretto giro nel mese di giugno, il secondo a luglio e il terzo a settembre quando residenti e studenti torneranno a popolare ogni quartiere.
Poco trapela circa la nuova giunta. Principe continua ad avere colloqui con gli eletti delle singole liste e con le forze che hanno sostenuto la sua campagna elettorale. L’ipotesi di affidarsi a chi ha ottenuto maggiori consensi dalle urne regge, ma non si escludono sorprese nella squadra di governo e alla presidenza del consiglio. Il paradigma è sempre lo stesso: «Si sceglieranno figure appassionate e competenti».