Un anno e mezzo di commissariamento non ha aiutato. Rende attende con ansia di tornare ad elezioni e, il 25 e 26 maggio, di votare per il nuovo sindaco. La città si presenta piena di criticità e i cittadini vogliono voltare pagina dopo l’ordinaria amministrazione imposta dalla Prefettura.

Dall’asfalto stradale dissestato al verde pubblico poco curato, dai cumuli di immondizia ammassati in alcuni angoli del territorio comunale al traffico: ognuno ha qualcosa da chiedere al futuro primo cittadino come atto d’esordio della nuova amministrazione.

Proprio le periferie sono uno dei temi che i cinque candidati a sindaco (Bilotti, Ghionna, Principe, Gallo e Bonanno) hanno messo al centro dei loro programmi. Si ripartirà da lì nell’opera di riportare Rende ai fasti di un tempo invidiati da tutta la Calabria?