«A seguito della consegna dei lavori di ristrutturazione della ex scuola di Via Panagulis, sembra che l’intenzione della struttura commissariale di Rende sia quella di riassegnare gli spazi all’Istituto Comprensivo “Rende-Commenda”.

Riteniamo questa scelta inadeguata per diversi motivi. Innanzitutto, non si tiene conto dell’interlocuzione avviata dal Collettivo Sparrow con la precedente amministrazione comunale, orientata verso un riconoscimento del lavoro decennale svolto dal collettivo come bene comune, in conformità con il Regolamento dei Beni Comuni del Comune di Rende». Così in una nota Domenico Passarelli e Rita Dodaro, co-segretari del Circolo Rifondazione Comunista Area-Urbana Cosenza.

«Il Collettivo Sparrow, con il supporto di numerose associazioni e movimenti locali, ha offerto alla comunità dell’area urbana un servizio fondamentale e del tutto gratuito. In questi anni, le attività teatrali, sportive, musicali e culturali organizzate dal basso hanno favorito l’aggregazione di giovani rendesi, offrendo loro un’alternativa concreta rispetto al panorama culturale e ricreativo comunale, ormai dominato da logiche di profitto e da vere e proprie industrie dell’intrattenimento».

Come sottolineano Domenico Passarelli e Rita Dodaro, co-segretari del Circolo Rifondazione Comunista Area-Urbana Cosenza, «è necessario riconoscere il valore sociale e culturale di questa esperienza e preservarla come un bene comune al servizio della collettività.

Inoltre, desta perplessità l’assegnazione degli spazi all’I.C. “Rende-Commenda”, un istituto che, da quanto risulta, ha già ricevuto altre assegnazioni di beni comunali e soffre di problemi di sovraffollamento. Questa decisione sembra andare nella direzione opposta rispetto a quanto necessario: altre scuole della periferia del comune, come quella di Linze, affrontano un calo di iscrizioni e rischiano accorpamenti.

Tale scelta, politicamente in linea con le strategie del MIM per la riduzione dei finanziamenti al sistema scolastico pubblico, contribuisce al depauperamento del tessuto sociale, culturale e formativo del territorio. “La storia recente ci ha dimostrato che è preferibile avere dieci, cento, mille piccoli presidi scolastici ben distribuiti sul territorio piuttosto che grandi hub centralizzati, che spesso rispondono a logiche di risparmio più che di qualità”, ribadiscono Passarelli e Dodaro.

Per tutte queste ragioni, il Collettivo Sparrow invita gli organi preposti a riconsiderare questa decisione, valorizzando un’esperienza che negli anni ha rappresentato un pilastro per la comunità locale. Invitiamo inoltre tutta la cittadinanza a partecipare al presidio convocato di fronte al Comune di Rende per giovedì 23 gennaio alle ore 12, per manifestare il proprio sostegno allo Spazio Precario Autogestito e ribadire l’importanza della sua funzione sociale e culturale».