L’Arberia tutta, ha salutato per l’ultima volta e con tanto dolore il prof. Aldo Pugliese, politico ed intellettuale protagonista di vicende culturali e politiche locali, nazionali e  internazionali. Era definito da Pietro Mancini “l’Apostolo del Socialismo”, fu artefice delle occupazioni delle Terre in Calabria e promotore di iniziative cooperativistiche. Aldo Pugliese fu l’enfant prodige del Pci calabrese, essendo stato nel 1961 il più giovane primo cittadino di Spezzano Albanese, all’età di 24 anni, prima ancora di concludere gli studi universitari a Napoli.

Nel 1966 si allontana definitivamente dal Partito di Luigi Longo, per convergere su posizioni filo cinesi-albanesi, ritenendo esaurita la spinta propulsiva della Rivoluzione di Ottobre. Qui il giovane leader spezzanese viene eletto Segretario Generale dell’Associazione per i rapporti culturali e di amicizia fra l’Italia e l’Albania, maturando quella visione internazionale e globale dei processi politici e sociali che hanno sempre contraddistinto il pensiero di Pugliese. Alla fine degli anni Sessanta aderisce al Partito socialista italiano, dando un contributo importante al dibattito politico-culturale nazionale. Tante sono state le iniziative politiche e culturali a Roma e in Calabria, si è interessato dell’Albania quando il governo italiano era presieduto da Massimo D’Alema, e istituì la Legazione Speciale per gli aiuti all’Albania, dopo il crollo del regime.

Pugliese fu promotore della coalizione dell’Ulivo e del Partito democratico, ritenendo necessario dare forma in Italia ad un soggetto politico progressista e interclassista. L’ultima sua iniziativa fu di organizzare “il Comitato Don Dossetti per la difesa della Costituzione”. Con la morte di Aldo Pugliese si conclude una fase storica di Spezzano Albanese, la stagione dei grandi personaggi della comunità arbëreshe che hanno scritto pagine importanti per la propria terra. L’auspicio è che la sua morte possa rappresentare simbolicamente la sveglia nelle coscienze della politica che a Spezzano non c’è più, possa il suo spirito rappresentare la rinascita di un territorio ormai alla deriva e della mediocrità più assoluta. Possa il pensiero di Pugliese germogliare e far rifiorire Spezzano Albanese, la comunità arbëreshe più grande d’Italia.